Napoli, un silenzio che pesa come un macigno: nessuno osa sventolare il "4" in città, la scaramanzia domina prima del verdetto finale #Napoli #SerieA #Scaramanzia #Calcio
Il fermento per lo scudetto del Napoli è palpabile, ma in città c’è una strana quiete che sorprende. Perfino gli ambulanti che tradizionalmente vendono bandiere e vessilli azzurri sembrano aver fatto un passo indietro: "Anche i venditori ambulanti di bandiere sembrano essere scaramantici, non ci sono vessilli con il ‘4’." In pratica, nessuno vuole portare jella, nessuno osa ancora proclamare vincitori i partenopei.
Il motivo? La paura di rovinare tutto proprio sul più bello, quell’attimo in cui la tentazione di festeggiare è fortissima ma la matematica certezza ancora manca. L’atmosfera è carica di tensione, c’è chi preferisce abbassare la voce e prendere tempo, consapevole che solo quando sarà finita davvero si potrà esultare senza rimpianti o battute d’arresto.
In questa città che vive di calcio e di passione, la prudenza regna sovrana. Si aspetta, insomma, con la giusta dose di pazienza e quella sana superstizione che evita di mettere il carro davanti ai buoi, almeno finché i risultati non saranno incisi nei tabelloni ufficiali. Nessuno vuole ritrovarsi poi a sventolare un traguardo mai davvero raggiunto, rischiando di trasformare la festa in amara delusione.
Dunque, Napoli resta sospesa, in attesa. Il sogno è lì, a portata di mano, ma per adesso è meglio non gridarlo troppo forte. Meglio fare silenzio e sperare che la pazienza, questa volta, sia davvero la virtù dei forti.