Dibattito acceso sul tocco di braccio in Napoli-Genoa: Gli esperti non risparmiano critiche
Durante la trasmissione Mediaset ‘Pressing’, gli opinionisti hanno discusso animatamente del tocco di braccio di Venturino nei minuti finali di Napoli-Genoa, scatenando un classico caos arbitrale che fa impazzire i tifosi. Come se gli arbitri non avessero già abbastanza grane, questi esperti si sono lanciati in opinioni contrastanti, dimostrando che nel calcio, il buonsenso è spesso facoltativo.
Graziano Cesari ha difeso la decisione arbitrale, dichiarando: “Al minuto 85 Venturino tocca il pallone con il braccio in area, ma c’è una discriminante: il braccio non va verso il pallone. Il braccio non è largo e va verso il corpo, un episodio simile a quello di Spinazzola contro il Lecce. Giusta la decisione”.
Massimo Mauro, non d’accordo, ha replicato con un tocco di sarcasmo: “Il braccio è largo in realtà. Poi l’arbitro può decidere se darlo o non darlo il rigore, ma il braccio non mi sembra attaccato al corpo. È largo”.
Raffaele Auriemma ha alzato la posta, criticando aspramente: “Il Napoli non ha pareggiato per colpa di questo episodio, ma va detto che è calcio di rigore! Il braccio non va verso il corpo ma verso il pallone. Simile a Spinazzola? No! Spinazzola la tocca con il petto, si vede la maglia che si muove perché la tocca di petto, non di braccio. Sono stati assegnati rigori peggiori di questi…”. Questo dibattito evidenzia come, nel mondo del calcio, un semplice braccio possa dividere opinioni e far discutere per ore, lasciando i fan a chiedersi se gli arbitri guardino davvero la stessa partita.