Il Milan cerca il miracolo: #Calciomercato infuocato e #allenatori a rischio, tra addii annunciati e strategie che fanno discutere
L’attuale allenatore del Milan, Sergio Conceicao, sembra destinato a lasciare i rossoneri al termine dell’attuale annata calcistica. Una notizia che scuote gli ambienti milanisti e apre il dibattito sulle strategie future del club di via Aldo Rossi.
Il rapporto tra società e tecnico appare ormai logoro, e la conferma arriva dalle ultime dichiarazioni chiave, dove si riferisce che "l’allenatore sembra destinato a lasciare i rossoneri al termine della attuale annata calcistica". Tradotto in termini meno diplomatici: non c’è alcuna possibilità di un prolungamento di questa esperienza.
Il Milan pare quindi pronto a virare su un profilo che possa garantire stabilità e, soprattutto, risultati immediati. D’altra parte, non c’è molto tempo da perdere, considerando che la stagione è ormai inoltrata e non si può più sbagliare se il club vuole difendere la propria reputazione in Serie A ma soprattutto in Europa.
Il rumor su Conceicao si aggiunge al chiacchiericcio continuo di un mercato che vede i rossoneri tra i principali attori, ma con la variabile allenatore in continuo movimento. Diversi nomi sono già stati accostati alla panchina, ma per ora tutto sembra un gioco di specchi che la dirigenza usa per tenere tutti sulle spine.
La domanda che si impone è: se il Milan molla l’attuale guida tecnica, quali sono le vere motivazioni dietro questo strappo? Difficile che siano solo questioni di risultati, visto che la rosa a disposizione non è certo quella di un club di metà classifica. Però, come spesso accade, le dinamiche interne sono un muro di gomma e poco trasparenti.
In ogni caso, per ora l’unica cosa certa è la frase che gira ormai come un mantra tra addetti ai lavori e tifosi: "l’allenatore sembra destinato a lasciare i rossoneri al termine della attuale annata calcistica". Un dettaglio che potrebbe scuotere tutto l’ambiente e che, in un mondo dove il calcio si muove a velocità supersonica, non può essere sottovalutato.