Stefano Tacconi senza filtri: tra aneddoti milanesi e verità scomode nel suo libro autobiografico #Tacconi #CalcioAnni80 #VitaDaPortiere
Stefano Tacconi, leggenda tra i pali, non si è certo risparmiato nel suo libro autobiografico, dove racconta retroscena inattesi della sua vita milanese. L’ex portiere ha svelato momenti esilaranti ma anche verità scomode, senza troppi peli sulla lingua.
Nel libro emergono perfino episodi che sfiorano l’assurdo, rivelando una vita vissuta a tutto tondo, lontano dal solo campo di gioco. Non ha mancato di sottolineare che "la vita a Milano non è mai stata semplice" e che spesso il suo ruolo di portiere lo ha messo al centro di situazioni al limite dell’imbarazzo.
Tra i ricordi più vividi, Tacconi si racconta senza filtri: "quel periodo è stato una delle fasi più intense ma anche più complicate della mia carriera e della mia vita." Nonostante il glamour e la lucentezza dei riflettori, dietro le quinte tutto era più ruvido e meno romantico di quanto i tifosi potessero immaginare.
In particolare, l’ex numero uno del calcio italiano parla di aneddoti milanesi che mettono in luce una città e un ambiente spesso in contrasto con l’immagine patinata che si vuol dare nello sport. Declinando per intero le difficoltà incontrate, riprende con franchezza: "la pressione era enorme, non solo per il calcio, ma per tutto quello che ruotava intorno alla vita quotidiana."
Un racconto a tratti crudo, che squarcia il velo sul dietro le quinte di una carriera vissuta al massimo delle emozioni. Nel libro non c’è spazio per i sentimentalismi e il verismo della sua esperienza personale affiorano in modo nitido, proponendo un ritratto meno edulcorato e più autentico di una leggenda del calcio italiano.