Una leggenda del giornalismo sportivo napoletano non passa mai di moda: omaggio a Luigi Necco, voce intramontabile del calcio #Napoli #Calcio #LuigiNecco
Il calcio napoletano ha perso una delle sue voci più iconiche, un giornalista che ha segnato un’epoca e ha raccontato la passione partenopea con uno stile unico. Luigi Necco, una figura leggendaria del giornalismo sportivo, è stato celebrato con emozione e rispetto su Twitter da Tommaso Ziliani, che non ha lesinato parole d’onore per un uomo che ha reso grande il racconto delle imprese azzurre.
In un mondo dove spesso il giornalismo scade in banalità e politically correct, Necco è stato un baluardo di sincerità e originalità. Ziliani ha voluto ricordare proprio questo, sottolineando come Luigi abbia incarnato “la passione vera, quella che non fa sconti a nessuno ma che arriva dritta al cuore della gente”. Un modo di fare giornalismo sportivo che oggi sembra quasi anacronistico, perduto tra filtri social e formule commerciali.
Luigi Necco non è mai stato un semplice cronista o opinionista, ma un narratore autentico della realtà calcistica, capace di dare voce non solo alle vittorie ma anche alle delusioni, senza nascondere verità scomode o indulgere a retoriche politicamente corrette. Ziliani ha ricordato come fosse capace di cogliere “la psicologia e il dramma dei protagonisti in campo, portandoli ad un pubblico che spesso voleva solo tifare ma che meritava anche di conoscere la verità più cruda”.
Nel ricordo di Necco c’è tutta l’essenza del vero giornalismo sportivo, quello che non si piega ai voleri del potere o del marketing, ma si mette al servizio della notizia e della passione popolare. Una figura che, per il calcio napoletano, rappresenta un patrimonio inestimabile, un esempio da seguire per chi oggi si affaccia a questo mestiere.
Il calcio, come la vita, è fatto di luci e ombre, e Luigi Necco ci ha insegnato a non confonderle mai, raccontando con onestà brutale l’universo di emozioni legato ad una squadra, ad un popolo, ad una città che vive il pallone come religione.
Un omaggio dovuto, a una voce che non si spegnerà mai, un ricordo che continua a vibrare nelle radio, sulle pagine dei giornali e nel cuore dei tifosi azzurri, perché “la passione vera non muore mai, e neppure i suoi custodi”.