Collezionista seriale o ladro da museo? Quattro mila pezzi rubati tra Napoli e Argentina: arresti e denunce in grande stile #CalcioMaFurto #Napoli #PibedeOro
Un 71enne appassionato di cimeli calcistici è finito nei guai dopo che le forze dell’ordine hanno messo le mani su un bottino da far girare la testa: ben 4mila articoli rubati, tra maglie del Napoli, pezzi della nazionale argentina e memorabilia dedicate al leggendario "Pibe de oro". L’uomo non solo è stato scovato, ma anche denunciato dai temibili “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego di Napoli.
Chi avrebbe mai pensato che dietro quell’apparente tranquillo collezionista si nascondesse invece un tizio con la mania di mettere insieme oggetti rubacchiati qua e là? L’operazione condotta dagli agenti della Guardia di Finanza è stata decisiva per smantellare un vasto giro di ricettazione e furto di pezzi unici nel loro genere.
Il patrimonio sequestrato comprende non soltanto maglie e gadget di una gloria sportiva come quella del Napoli, ma soprattutto materiale riguardante la nazionale di calcio argentina, patrimonio nazionale che un qualsiasi tifoso dovrebbe venerare di più che sottrarre subdolamente. Ancora più clamoroso il riferimento diretto al "Pibe de oro", un’icona che non necessita di presentazioni né di furti da parte di qualche “collezionista” un po’ troppo intraprendente.
Le autorità hanno sottolineato la rilevanza della cattura, definendo l’azione come un duro colpo alla criminalità che si cela dietro la passione calcistica, trasformata in un piccolo mercato nero internazionale. L’uomo, ormai smascherato, dovrà ora rispondere delle accuse di possesso di materiale provento di furto. Insomma, non basta essere tifosi incalliti per passare sopra la legge.
Questo episodio ricorda che la passione non autorizza nessuno a trasformarsi in ladro e che la storia del calcio merita rispetto, non borsoni pieni di cimeli rubati. E con questa bella lezioncina, la notte napoletana torna invece a dormire un po’ più tranquilla.