Tra McTominay e Pirlo, chi comanda davvero in mezzo al campo? #Calcio #DAZN #PremierLeague #SerieA #TifosiAllaRiscossa
Se vi aspettate un paragone soft, preparatevi a cambiare canale. Il giornalista di DAZN ha sbottato, mettendo sotto la lente di ingrandimento due tipi di centrocampisti completamente agli antipodi: Scott McTominay e Andrea Pirlo. Due stili, due epoche, ma un unico campo di battaglia.
La prima bomba l’ha sganciata senza peli sulla lingua, definendo un McTominay che è “uno che ti fa sentire il campo, che non molla mai e mette cuore e muscoli in ogni azione.” Tradotto: il tipico centrocampista tutta grinta, che fa la guerra nel traffico delle medie zone. Non male per un ragazzo con la faccia da bravo ragazzo, ma sulle spalle un ruolo da vero guerriero.
Poi è arrivato il duello con l’altra metà del cielo del centrocampo: il genio Pirlo. Qui niente muscoli, niente ruvidezza, ma una magia made in Italy. Il giornalista commenta: “Pirlo invece è stato il cervello della squadra, il metronomo capace di dettare i tempi con una calma glaciale e un tocco che poteva strapparti l’anima.” Più che un centrocampista, una specie di direttore d’orchestra su un campo da calcio.
Insomma, se McTominay è l’incarnazione moderna del combattente che non ti lascia respirare, Andrea è la leggendaria classe che fa sembrare tutto facile. Due modi opposti di interpretare la stessa posizione, e la partita – sul fil di lana – rimane apertissima.
Nel confronto senza filtri, emerge chiaramente che “mancano i mezzi termini: o sei un mastino in mezzo al campo, oppure una mente sopraffina con la palla tra i piedi.” E, se volete sapere la verità, sul campo si vede chi appartiene a quale categoria, perché il calcio, alla fine dei conti, è soprattutto questione di stile.
Chi preferite? Il guerriero che sgomita o il poeta che incanta? Fatto sta che la partita del centrocampo non ammette pareggi.