Dumfries non si nasconde: "Abbiamo perso male contro il Psg, ma l’Inter è pronta a rifarsi!" #Inter #ChampionsLeague #CalcioReale
Denzel Dumfries, esterno dell’Inter, ha aperto il cuore in un’intervista, ammettendo senza filtri la delusione per la sconfitta in finale di Champions League. Niente giri di parole per questo olandese tosto: ha descritto la batosta come una lezione brutale, dove il Psg ha semplicemente spazzato via l’Inter come se fosse una partita di quartiere. "È molto duro da accettare, ma è una finale: o la vinci o la perdi. Certo, noi l’abbiamo persa male, 5-0, ma il Psg è stato la squadra migliore e quel 31 maggio non era per niente la nostra giornata."
Non si ferma qui, però. Dumfries guarda avanti con un misto di rabbia e determinazione, sottolineando come l’Inter abbia fallito nei duelli che di solito dominano. È un’ammissione schietta, quasi fastidiosa per i tifosi, ma serve a ribadire che non è tempo di piangersi addosso. "Non abbiamo mostrato ciò di cui siamo sempre stati capaci: non vincevamo i duelli, eravamo in ritardo lì dove di solito siamo sempre pronti. Bisogna accettarlo e ricominciare."
L’anno prossimo, secondo lui, c’è aria di rivincita: l’Inter ha le armi per tornare in lizza e lasciare il segno. È come se volesse dire ai critici di smetterla con le chiacchiere e vedere cosa succede sul campo. "L’anno prossimo avremo un’altra possibilità e abbiamo tutto per riprovarci. Ora il mondo sa che l’Inter è capace di arrivare in finale, il prossimo passo sarà dimostrare che l’Inter può vincerla. È l’ultimo passo che ci manca, il più difficile perché qualcuno in partenza ci è ancora davanti, ma è un passo che possiamo e vogliamo fare."
Infine, Dumfries confessa il suo grande sogno, quello che fa gola a ogni giocatore ambizioso: alzare al cielo la Champions e portarla a Milano in mezzo ai tifosi. È un obiettivo crudo, senza fronzoli, che ricorda come nel calcio i sogni si conquistano con i fatti, non con le promesse. "Basti pensare che all’inizio nessuno diceva che saremmo potuti arrivare in finale, ma l’abbiamo fatto due volte. Ora è il momento di provare a vincerla…". Infine ha svelato un sogno: "Il mio Inter dream è semplice: vincere la Champions, l’unica cosa che manca. Vorrei portare il trofeo a Milano e festeggiarlo in un mare di tifosi come fatto con la seconda stella"