Agente Fifa spara a zero su prezzi assurdi e dubbi su Chiesa
In un’intervista che non le manda a dire, l’agente Fifa Claudio Anellucci ha fatto a pezzi le richieste esagerate del Bologna per due talenti, criticando senza peli sulla lingua il mercato attuale e l’atteggiamento di certi giocatori. #Calciomercato #Bologna #Chiesa
Claudio Anellucci, agente Fifa ed ex procuratore di Edinson Cavani, è intervenuto su "1 Football Club" di 1 Station Radio per parlare di temi caldi del calciomercato. Sul fronte Bologna, la società ha chiesto ben 80 milioni di euro al Napoli per la coppia Beukema-Ndoye, una cifra che sembra uscita da un universo parallelo, considerando che giocatori di pari livello si trovano a prezzi più ragionevoli. Anellucci non ha girato intorno al problema, puntando dritto a Noa Lang come esempio più accessibile.
"Sicuramente non punterei sui giocatori del Bologna. Per una serie di motivi oggettivi: i numeri, i costi… sono assolutamente proibitivi. Quando ti sparano 80 milioni, ti stanno dicendo chiaramente che non vogliono vendere. Se davvero vuoi vendere, non chiedi 45 milioni per Ndoye. Sono cifre fuori da ogni logica del calciomercato."
Il discorso si è spostato poi su Federico Chiesa, con voci insistenti che lo vedono al centro di trattative. Anellucci ha espresso i suoi dubbi su un possibile approdo in questa fase iniziale del mercato estivo, sottolineando aspetti che non lo convincono affatto.
"L’ho detto già in tempi non sospetti: Federico Chiesa è un giocatore che a me piace molto. Però ci sono due cose che non mi convincono: la prima è il suo atteggiamento in campo. È uno che spesso va giù anche solo con un soffio d’aria, e questa cosa non mi è mai piaciuta, nemmeno quando era a Firenze. Pensavo che maturasse un po’, ma da quel punto di vista non è cresciuto. La seconda è la questione fisica: ha avuto due brutti infortuni, uno dietro l’altro. Quando inizi a perdere un anno, un anno e mezzo, poi le cose si complicano. Inoltre, credo che abbia firmato un contratto importante con il Liverpool – se non sbaglio intorno ai 6 o 7 milioni a stagione. Per tornare in Italia dopo un anno e mezzo quasi fermo, con poche presenze, credo che debba prima tornare a essere un calciatore e solo dopo pensare al guadagno. Se riuscisse a ritrovare motivazioni, magari con un allenatore come Antonio Conte, che è un grande motivatore, e con costi più umani, credo che potrebbe tornare utile anche alla Nazionale. Ma bisogna rivedere tutto: stipendio, ambizioni, priorità."
In sintesi, il mercato estivo sta mostrando il suo volto più caotico, con richieste che rasentano l’assurdo e giocatori che devono dimostrare di meritare una seconda chance sul campo, non solo a parole.