Ruud Krol fa i complimenti a Noa Lang, ma lo avverte: "È un talento, ma difendere? Meglio non chiederglielo!" #NoaLang #Napoli #Calcio #IntervistaEsclusiva
L’ex difensore del Napoli, Ruud Krol, ha condiviso le sue opinioni su Noa Lang durante un intervento a Radio Crc, presentando l’esterno olandese come un acquisto promettente per la squadra partenopea. Krol non ha risparmiato elogi, ma ha anche puntato il dito su alcuni difetti che potrebbero fare la differenza in campo, con un tocco di realismo brutale che non tutti si aspettano da un’icona del calcio.
"Noa Lang è un giocatore bravo e intelligente. È un giocatore con ottime capacità calcistiche e che crea sempre delle belle azioni in fase offensiva. Sono ottimista del fatto che lui farà gol e assist poiché ha un buon feeling con l’area di rigore avversaria, nonostante ci sia molta competizione per i posti da titolare nell’undici titolare del Napoli. Uno dei suoi pochi difetti è che quando avanza in fase offensiva si dimentica ogni tanto di difendere sull’avversario e gli manca un po’ di disciplina."
Krol è convinto che Lang abbia bisogno di una guida ferrea per brillare, e non ha dubbi su chi potrebbe essere l’uomo giusto. Con un tono diretto, quasi spietato, l’ex giocatore sottolinea come certi talenti debbano essere "domati" per evitare di essere un peso in difesa, specialmente in una squadra competitiva come il Napoli.
"Sono sicuro e convinto che con un allenatore come Antonio Conte non dimenticherà di difendere il pallone dagli avversari. Noa Lang ha bisogno di un allenatore come Antonio Conte poiché lui ha delle qualità enormi per incidere ma ha bisogno di un lavoro di equipe che può prendere solo da un allenatore come Conte. Il tecnico pugliese è convinto e che crede molto in lui. Il Napoli è una grande squadra, Antonio Conte ha fatto un lavoro stupendo. Non si vuole vincere il quinto scudetto, bisogna vincerlo!"
Il discorso di Krol si spinge poi su confronti storici, toccando giocatori del passato e analizzando le somiglianze con Lang, senza peli sulla lingua. Lui non si trattiene nel giudicare, chiamando le cose col loro nome e ricordandoci che nel calcio, il talento puro non basta se non c’è la testa giusta.
"Antonio Capone piede eccezionale ma testa non buona? Capone aveva tante qualità enormi ed era un grande giocatore. Da solo, però, non riusciva a trovare stabilità nella testa. Noa Lang erede di Mertens? No, Noa Lang è un giocatore di adesso. Mertens era un giocatore più di profondità, Noa Lang agisce più sulla sinistra e sicuramente anche lui può giocare dopo la punta nella formazione di sempre. Johan Cruyff era più forte di Cristiano Ronaldo. Il portoghese è un goleador e un uomo eccezionale che ha un ottimo feeling con i gol. Cruyff giocava in tutte le zone del campo. Dal mio punto di vista non c’è paragone tra i due, Johan Cruyff era un altro giocatore!".
Krol conclude con un’analisi che non lascia spazio a sentimentalismi, ribadendo come il calcio moderno richieda più che semplici abilità: serve equilibrio, e Lang potrebbe essere la prossima stella, se impara a non lasciare buchi dietro. In fondo, nel mondo del pallone, i difetti si pagano cari, e Krol lo sa meglio di chiunque altro.