Chiesa al Napoli: Scommessa rischiosa o colpo geniale? Il giornalista spara chiaro sul talento in bilico #Napoli #Chiesa #CalcioSerieA #Trasferimenti
Il giornalista Enzo Bucchioni non le manda a dire quando si tratta di Federico Chiesa e del possibile approdo al Napoli. In una chiacchierata radiofonica, ha messo in luce i pro e i contro di un acquisto che potrebbe essere un azzardo, sottolineando come il giocatore sia mentalmente a posto, ma con un fisico che potrebbe fare cilecca se non gestito bene. Niente giri di parole: Chiesa è quel tipo di attaccante che, se sta bene, ti stravolge le partite, ma se no, è solo un mucchio di infortuni e rimpianti.
“Come vedrei l’acquisto di Chiesa al Napoli? Mentalmente è pronto, già da ragazzo quando era alla Fiorentina è sempre stato uno che vuole alzare l’asticella. Bisogna capire come sta fisicamente, perché la sensazione che le difficoltà di questi ultimi anni non siano mentalità, di scarso inserimento o perché ha perso le sue qualità, sono problemi fisici. Perché dopo un infortunio di quel tipo se non giochi con continuità, è difficile, come fai a recuperare la condizione. Chiesa è fatto di scatti, di strappi, di una condizione atletica debordante, la differenza la faceva lì, la sua capacità di prendere palla e di partire per 20 metri e non lo prendeva più nessuno. Bisogna capire come sta dal punto di vista fisico, se il Napoli dovesse fare un passo del genere, dovrà accertare tutto questo. Di una cosa sono sicuro, se dovesse venire al Napoli, Chiesa in mano a Conte può fare un ulteriore step di carriera. Se sta bene è uno di quei giocatori che ti scappano le partite. Anche nell’ultima mezz’ora nelle gare difficili, partite chiuse, ti entra uno con quelle caratteristiche e qualcosa ti combina. Vediamo, alle volte bisogna fare anche dei tentativi. Basta guardare cosa ha fatto la Fiorentina con Kean, all’inizio ironizzavano tutti, aveva fatto zero assist nella stagione precedente. Alle volte bisogna fare delle scommesse, scommettere su Chiesa non è sbagliato.”
Bucchioni non si ferma qui, analizzando la versatilità di Chiesa in campo. Per lui, il giocatore è una mina vagante che può fare danni sia a destra che a sinistra, ma tutto dipende da quel maledetto fattore fisico. È un po’ come quei cavalli da corsa: se sono in forma, vincono tutto, altrimenti finisci per buttare via i soldi. E senza tanti fronzoli, ammette che certe scommesse nel calcio sono come giocare d’azzardo – a volte pagano, a volte ti lasciano al verde.
“Meglio a destra o a sinistra? Può fare tutto, in alcune occasioni l’ho visto fare anche l’esterno basso all’inizio della carriera. Torniamo al discorso ‘se sta bene’. Molto spesso è diventato devastante partendo a sinistra e rientrando sul destro, ma ha fatto tutte e due le fasce. Se riesce ad avere di nuovo quello scatto dirompente, quegli ultimi 20 metri dove non lo ferma nessuno, destra o sinistra ha poca importanza. Io lo preferivo a sinistra, proprio per questa sua capacità di buttare la palla un metro avanti, saltare l’avversario e di prenderla e ripartire. Poi ha anche il tiro radente, vedete quanti gol ha fatto in questo modo. Diventa una scommessa per tutte le variabili evidenti raccontate”.
In sintesi, Chiesa potrebbe essere l’arma segreta per il Napoli, ma solo se si azzecca il timing. Con un allenatore come Conte, che sa spremere il massimo dai suoi, questa potrebbe essere una di quelle mosse che fanno la storia del calciomercato – o un bel fallimento, se le cose non girano come si deve. Il calcio è fatto di rischi, e qui si parla di scommettere su un talento che, se regge, è puro fuoco.