Bargiggia avvisa: Napoli con Conte deve conquistare scudetto e Champions, o è solo fumo? Non bastano i soliti titolari fissi! #Napoli #Conte #ChampionsLeague #CalcioItaliano
Paolo Bargiggia, in un’intervista, non ha peli sulla lingua riguardo agli obiettivi del Napoli per la prossima stagione sotto Antonio Conte. Senza tanti giri di parole, mette in chiaro che le ambizioni vanno oltre il campionato. “Sempre lo scudetto, ma io mi aspetto che vada avanti anche in Champions, che poi è quello che interessa a tutti i proprietari, perché si tratta di una competizione che assicura sostegno finanziario e grandi sponsor. Conte deve cancellare l’aura di allenatore che fa bene nei campionati nazionali ma che non ha mai vinto nelle Coppe”.
Non è un miraggio per Bargiggia, ma c’è un avvertimento serio sulla gestione della squadra. L’esperto critica il modo in cui Conte maneggia i suoi giocatori, senza mezzi termini. “No, ma deve rimodularsi sulla gestione dei calciatori. Conte tende sempre ad utilizzare uno zoccolo duro di titolari e se quest’anno ha vinto è perché l’Inter ha giocato male ed è arrivato stanco alla finale. Questo fatto in presenza di una Champions molto impegnativa può essere un campanello d’allarme, ma è anche vero che ora stanno costruendo una squadra con dei doppi titolari di livello”.
Insomma, secondo Bargiggia, il Napoli parte in pole position, ma non per meriti casuali. Con un tocco di cinismo, sottolinea i vantaggi reali che rendono la squadra favorita. “In ogni caso, secondo me quest’anno il Napoli parte con un grande vantaggio, non perché ha vinto lo scudetto ma perché ha un progetto tattico e la fortuna di continuare con Conte, cosa non così scontata, visto che stava per passare alla Juve. La squadra ha anche un bilancio molto sano che gli permetterà di fare ulteriori acquisti. Ha chiuso l’accordo per Noa Lang, ma stanno cercando ancora altri giocatori come Ndoye del Bologna o Chiesa. Insomma, il Napoli pare avanti rispetto alle altre”. Questa prospettiva fa del Napoli una forza da non sottovalutare, con un futuro che potrebbe essere luminoso o un buco nell’acqua se non si gioca sporco sul campo europeo.