Edy Reja elogia il Napoli e spara a zero su vecchie liti: “Siamo competitivi a tutti i livelli” #NapoliVintage #CalcioDuro #ExAllenatori
L’ex allenatore del Napoli, Edy Reja, ha fatto irruzione nelle frequenze radiofoniche per sparare a tutto spiano sul presente e sul passato della squadra, senza peli sulla lingua come al solito. In un mondo del calcio dove tutti fingono di essere amici, Reja non si trattiene e getta benzina sul fuoco delle chiacchiere di mercato, ricordando i suoi tempi d’oro.
“Il Napoli è competitivo a tutti i livelli, anzi dico siamo competitivi, perché mi sento napoletano. Quando siamo arrivati in Serie A bisognava trovare giocatori di livello, che per la categoria. Nel primo anno siamo arrivati ottavi. Prendemmo l’anno dopo contro il Benfica nei preliminari, i lusitani se non sbaglio vinsero l’Europa League, o arrivarono in finale. Se il Napoli prende Ndoye vado a piedi a Roma ad abbracciare De Laurentiis, lo adoro, ha mezzi importanti, fa gli assist, vede la porta, ha ritmo e dribbling, infiammerebbe una piazza come Napoli e penso che Conte lo valorizzerà tanto. Spero che lo prendano.”
Non si limita a incensare il club, Reja si infervora anche su un episodio spinoso del passato, senza addolcire la pillola. In un calcio pieno di ipocrisie, lui preferisce dire pane al pane e vino al vino, specialmente quando si tratta di screzi con il patron.
“Il litigio con De Laurentiis? C’è stata una piccola lite, Aurelio dice che con gli allenatori litiga sempre, bisogna essere sinceri e diretti e lo siamo stati in un momento di tensione per questo motivo, momenti di vedute diverse bello anche confrontarsi in maniera dura, poi il mio istinto mi portava a dire le cose giuste dal mio punto di vista, poi siamo tornati alla ragione e ci siamo chiariti”, ha aggiunto durante l’intervento. Con queste parole, Reja dimostra che nel football, anche le liti furibonde possono finire in abbracci, purché si abbia il fegato di dirsi in faccia le cose senza filtri. Un promemoria che il calcio è fatto di passione grezza, non di convenevoli finti.