Evelina Christillin: Amore per Napoli e Frecciatine al Calcio Italiano #IntervistaSportiva #CalcioNapoli #UEFAInsights
Evelina Christillin, dirigente sportivo ed ex membro dell’UEFA, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal su Kiss Kiss Napoli, dove non si è trattenuta nel mescolare affetto per la città partenopea con qualche critica spigolosa al mondo del calcio. Con un tono che sfiora l’irriverenza, ha toccato temi dal tifo alla gestione delle squadre, senza peli sulla lingua.
In apertura, Christillin ha condiviso un aneddoto sul suo legame con Napoli, sottolineando la sua lealtà locale nonostante simpatie per altre squadre. “A Napoli non indosso la maglia della Juventus (ride ndr.). Stavo salendo sull’aereo per venire a Napoli e c’erano due signori vicino a me che mi hanno urlato ‘basta che non sale sull’aereo Giorgio Chiellini’, io gli ho risposto ‘è il migliore che ci sia!’. Conte? Impossibile non aver sperato in un suo ritorno alla Juventus. A Napoli sta bene, da parte sua non c’è stata mai una conferma sulle voci che lo volevano alla Juve. Ha vinto, con De Laurentiis s’è chiarito, è arrivato De Bruyne, poi sua moglie e sua figlia stanno benissimo a Napoli ed è giusto che lui sia rimasto. Ormai in Italia ci sono tanti presidenti stranieri, De Laurentiis è uno dei pochi italiani. Mondiale per Club? La Juventus è andata male, poi ha limitato i danni contro il Real Madrid grazie ad un grande Di Gregorio. Ora il PSG è una squadra eccezionale. Stasera c’è una partita importante, si gioca Italia-Spagna per gli Europei di calcio femminile e facciamo il tifo per le azzurre.”
Passando a un’analisi più cruda del calcio italiano, Christillin ha puntato il dito su investimenti insufficienti e problemi strutturali, con un tocco di realismo brutale che non risparmia nessuno. “Il calcio italiano? Abbiamo investito molto poco nelle cantere sia a livello di atleti che di infrastrutture. Siamo stati costretti a condividere con la Turchia gli Europei del 2032. Più tardi vedrò Manfredi e la questione dello stadio a Napoli dev’essere risolta. Mi auguro che Napoli venga scelta come città che ospiterà gli Europei. La situazione degli stadi italiani è deficitaria. Se guardiamo le percentuali degli italiani in Serie A è bassissima, è il 32%. La percentuale sui bilanci di ciò che si spende per gli stipendi siamo intorno all’80%. La mia storia? Mi ammalai di leucemia all’età di 30 anni, ma se sono qui a raccontarlo vuol dire che ce l’ho fatta. Bisogna crederci, ma bisogna anche avere fortuna. I miei progetti? Voglio proseguire col mio lavoro al Museo Egizio. Se rinascessi però mi piacerebbe nascere a Napoli. Il Napoli mi piace moltissimo, amo i napoletani, ma se capita che la lotta scudetto è Napoli-Inter è normale che tifi Napoli (ride ndr.).”
In questa chiacchierata, Christillin non ha solo elogiato Napoli con un entusiasmo quasi provocatorio, ma ha anche smascherato le magagne del sistema calcistico italiano, evidenziando come le lacune infrastrutturali e gli squilibri economici stiano affossando il gioco. Il suo mix di passione e critica diretta rende l’intervista un ritratto schietto di un mondo sportivo che, diciamolo, ha bisogno di una bella scrollata.