Explosivo intervento di Dario Marcolin su Chelsea e Napoli: trionfo meritato e scelte conservative al microscopio! #CalcioNotizie #ChampionsLeague #SerieA
Dario Marcolin, ex calciatore e ora opinionista, ha condiviso le sue riflessioni durante Marte Sport Live, non risparmiando critiche e lodi in un’analisi schietta del mondo del calcio. Con un tono diretto che non nasconde il suo disprezzo per chi si sente invincibile, Marcolin ha puntato il dito su chi investe in grande stile ma inciampa per eccesso di fiducia.
“Il Chelsea ha vinto il campionato del mondo in modo sorprendente perché il Psg era favorito avendo segnato 16 gol, subendone solo 1, in questa competizione. Forse davvero è stato un po’ presuntuoso. Dobbiamo fare i complimenti al Chelsea che ha aggredito i francesi e anche a Maresca che sicuramente ha appreso la lezione da tutti i grandi allenatori che ha avuto, Guardiola in testa, ma un po’ di scuola italiana gli è rimasta. Il Psg e il Chelsea investono molto sui giovani ma spendono milioni e milioni.”
Passando al Napoli, Marcolin ha evidenziato un approccio più cauto e pragmatico, focalizzandosi su giocatori già rodati per garantire risultati immediati, senza troppi rischi.
“Il Napoli di Conte invece preferisce andare sul sicuro, prendendo calciatori già pronti non solo tecnicamente ma anche come mentalità. Sappiamo quanto Conte punti sull’aspetto mentale, sull’essere vincenti. Noa Lang dobbiamo scoprirlo un po’ e soprattutto verificare il suo talento nel rapporto con le difese italiane. Però penso che farà bene. Beukema è uno dei migliori difensori centrali dello scorso anno, dà solidità. E’ una via di mezzo tra investimento e calciatore già pronto, non avendo ancora 27 anni. 50 milioni per Ndoye sono tanti, se il Napoli pensasse di investire questi milioni avrebbe tante alternative. Li spenderei più per Lookman, perché Ndoye è forte ma l’atalantino nelle giornate di grazia vince da solo le partite. Tra Lucca e Nunez probabilmente Conte cerca un vice di Lukaku e l’italiano gli si avvicina di più, perché è forte fisicamente e impegna le difese da solo. Se non ci fosse un vice Lukaku testuale in assenza del belga probabilmente Conte sarebbe costretto a cambiare assetto e meccanismi di gioco”.
In sintesi, le parole di Marcolin rivelano un calcio diviso tra audacia e cautela, dove ogni scelta può fare la differenza in campo – e non sempre chi spende di più esce vincitore.