Analista finanziario smonta i miti sulla Champions: non è la cura miracolosa per il Napoli! Guadagni da 42 a 75 milioni, ma attenzione ai costi folli e alla necessità di vendere. #ChampionsLeague #NapoliFinanza #CalcioEconomia
Un esperto ha fatto luce sui reali impatti economici della partecipazione alla Champions League per il Napoli, sfatando l’idea che sia una soluzione universale. “Vorrei chiarire una cosa importante, perché sento parecchia disinformazione in giro su questo argomento: la Champions League non è la panacea di tutti i mali per nessuno, neanche per la società azzurra. Il Napoli può guadagnare dai 42 ai 75 milioni di euro, in base al suo cammino che farà nella massima competizione europea e ad eventuali eliminazioni durante il torneo.”
Tuttavia, l’avvertimento è chiaro: gettare soldi nel mercato non è saggio, anche con questi introiti. “Non trovo opportuno, però, spendere 200 milioni sul mercato neanche con la Champions. Il motivo è semplice: anche con la Champions, investendo questi soldi, il Napoli ci perde, non ci guadagna. Con 75 milioni della Champions, e pur volendo considerare 121 milioni che otterrebbe in caso di vittoria della coppa, non ci sarebbe un effettivo guadagno, con l’assetto attuale.”
Il club sta affrontando una situazione complicata con i costi attuali, che limitano la generazione di cassa. “Il Napoli genera cassa, ma molto meno dell’epoca Spalletti, perché ha costi di personale molto ampi e versa 16 milioni lordi al solo staff tecnico. Il Napoli ha già impegnato i 150 milioni della scorsa stagione, quando non c’era la Champions. Ora deve riuscire assolutamente a vendere Osimhen, così da liberarsi del suo pesante stipendio: è fondamentale.”
In sintesi, per il Napoli, navigare tra guadagni europei e spese interne rimane una sfida delicata, dove ogni mossa conta per bilanciare i conti.