venerdì, Luglio 18, 2025

Conte in conferenza: “Dobbiamo lavorare di più! Ci attrezziamo per tutti i fronti, scudetto da difendere come due anni fa”

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Conte carica il Napoli al ritiro: “Amma faticà ma chiu’ assai!” #Napoli #Scudetto #Ritiro

Nel bel mezzo del ritiro estivo a Dimaro, Antonio Conte ha preso la parola in conferenza stampa, senza tanti giri di parole, per parlare di sogni, sudore e nuove facce in squadra. Con lo Scudetto fresco sulla maglia, il tecnico non si è risparmiato, affrontando interrogativi su acquisti, ambizioni e la dura realtà del calcio. Qui, in stile terra terra, vi ripassiamo le sue chiacchierate con la stampa, perché nel mondo del pallone, chi non suda è solo un perdente.

La conferenza è partita con Conte che ha risposto su un inizio di stagione coi fiocchi, grazie a quei cinque acquisti già pronti a lavorare. Alla domanda se si sente in pole position, come aveva detto in passato: “Quando parlai di avere una squadra molto collaudata… mi auguro che accada. Noi dobbiamo pensare a noi, a quello che siamo, a quello che vogliamo anche diventare. Abbiamo iniziato un progetto nuovo insieme al presidente ed al club dall’anno scorso, partendo da basi molto limitate. Siamo partiti da un decimo posto e l’obiettivo nei tre anni è creare basi solidi per durare nel tempo. E’ successo nel passato con altri club, io sono un costuttore e mi auguro di farlo anche col Napoli. Abbiamo raggiunto un obiettivo incredibile al primo anno perché non era previsto per tante ragioni, per struttura e preparazione, invece ci siamo riusciti, ma non dimenticiamo che per me non cambia niente. Il lavoro di ricostruzione, inserire nuovi pezzi per dare fondamenta solide, il club lo sa bene, siamo tutti d’accordo nel dire che il percorso continua, ma continua con uno Scudetto sul petto che è un bel vedere, fa parte della storia”.

Sul nuovo arrivo De Bruyne e il suo impatto, Conte è stato chiaro, senza peli sulla lingua: “Lo speriamo tutti, dirlo oggi al secondo giorno è difficile, a fine anno vedremo che impatto avrà avuto. Stiamo parlando di un calciatore che non ha bisogno di presentazioni, volevamo alzare la qualità della rosa e con lui sicuramente la qualità la alziamo. Parliamo di uno dei centrocampisti che per tanti anni è stato tra i più forti in assoluto al mondo, ha vinto tutto, adesso viene da noi per una nuova sfida e sicuramente anche per lui è diverso rispetto al City ma si è calato bene nella realtà e siamo contenti di averlo con noi. In un processo di ricostruzione, per ristrutturare la squadra è già affermato, non è come quelli che stanno arrivando che consideriamo bravi, ma comunque giovani che staranno qui per tanti anni, continuare a migliorare e io dovrò essere bravi a migliorare chi arriverà. C’è tanto lavoro da fare, ma siamo pronti”.

Parlando dei nuovi innesti e cosa portano alla squadra, il tecnico non ha nascosto il mix di esperienza e futuro: “Sono situazioni diverse, De Bruyne è un giocatore che ha già raggiunto livelli altissimi, ha ancora tanto da dare al calcio ed ha fatto questa scelta perché vuole mettersi in gioco e fare un’esperienza nel nostro paese. Non è come quando giocavo io, ma è sempre un piacere giocare qui. Lui è già affermato, gli altri hanno del valore, vengono ad un’età diversa e per cercare di strutturare il Napoli non solo per il presente, ma anche per il futuro. Diamo tempo di ambientarsi, ci vorrà un po’ di tempo e siamo convinti che la strada intrapresa è di dare una struttura solida anche quando io andrò via tra 5, 7, 10 anni non lo so, ma chi arriverà troverà una struttura che funzionerà ancora ed è la cosa più bella per Napoli e per i tifosi”.

Sulle squadre rivali e chi potrebbe dar fastidio al Napoli, Conte ha tirato una stoccata alle “tre big” ormai superate: “Le tre big sono state spodestate, è motivo d’orgoglio, al tempo stesso dobbiamo guardare a noi stessi, come l’anno scorso, pensando a migliorare, crescere, ma è inevitabile che quando porti lo Scudetto sulla maglia per definizione parti favorito o tra i favoriti e questo lo dobbiamo sapere benissimo. Non ci dobbiamo sottrarre, hai lo Scudetto sulla maglia, poi sappiamo benissimo che dopo il ciclo della Juventus poi si sono succedute squadre diverse e questo fa capire la difficoltà ma l’abbiamo già visto due stagioni fa e con lo Scudetto sulla maglia facemmo il decimo posto. Quest’esperienza fatta deve più forza a tutto l’ambiente per capire che non sarà facile, dovremo essere compatti perché le cose non saranno mai facili, in assoluto, ma vale per tutti”.

Sulla pressione da favoriti, il messaggio è stato diretto, senza fronzoli: “Abbiamo lo Scudetto sulla maglia, per definizione parte tra i favoriti o favorito, ma non ci dobbiamo sottrarre per timore o per nasconderci, abbiamo fatto tanto per quello Scudetto sulla maglia e deve essere stimolante l’annata. Tutti dovremo essere stimolati per capire come e quanto lo difenderemo, c’è un passato recente che non dobbiamo dimenticare, dalle cose negative come dissi bisogna trarre insegnamenti. Servirà umiltà, niente voli pindarici, il lavoro è la nostra forza. L’ambiente dovrà essere molto intelligente, si vince tutti o non si va da nessuna parte tutti, se si arriva decimi arriviamo tutti decimi non solo l’allenatore, il presidente o la squadra”.

Gli obiettivi fissati dal presidente? Conte li ha riassunti in modo pragmatico: “Il presidente è molto intelligente, non mi fissa nessun obiettivo. L’obiettivo è rendere orgoglioso il popolo napoletano, s’è creata una simbiosi, ricordo tutti i sold-out sin dai preliminari di Coppa Italia nonostante tutte le difficoltà. Il popolo napoletano ha visto una squadra che al di là di tutto sudava la maglia e questo non deve cambiare. Ricordate che ne vince sempre una e non è detto che le altre abbiano fallito”.

Sul nuovo slogan per la stagione, un po’ di dialetto con twist: “Appena finito il campionato me lo chiesero, dissi ‘amma faticà again’, può andare bene a livello europeo con l’aggiunta in inglese. Se vogliamo restare sul napoletano possiamo fare ‘amma faticà ma chiu’ assai’ e restiamo in tema. Avremo competizioni, la nuova Champions, la Supercoppa, la Coppa Italia e ci stiamo attrezzando per competere e rendere orgogliosi noi stessi ed i tifosi”.

Sull’importanza di una rosa più solida rispetto all’anno scorso, Conte ha evidenziato i progressi: “L’importanza è notevole, nel nostro albergo vedevo la foto dell’anno scorso e fa riflettere il percorso fatto al primo anno nel ritiro. Siamo venuti qui con tanti ragazzi, pochi calciatori che sono rimasti, io chiesi al club di vederli e valutarli e facemmo altre scelte. Se andiamo a vedere chi è rimasto, ne avrò contati 6-7. Quest’anno torniamo con lo Scudetto sul petto, con tutti i confermati dell’anno scorso ed è un’altra situazione e stanno arrivando calciatori perché a giugno abbiamo sposato una visione che non guarda solo al presente ma anche al futuro e stiamo seguendo questa linea. Oltre ad alzare la qualità della rosa abbiamo necessità di implementare a livello numerico per i tanti impegni, a differenza delle altre che sono state in Europa e hanno fatto le competizioni, noi non dobbiamo prendere sotto gamba questo, noi stiamo creando una situazione con scelte ponderate per una struttura solida che duri nel tempo e non costruita su palafitte”.

Preparazione fisica e gestione delle tante competizioni: “Non cambia più di tanto, tu prepari l’annata, chiaro che l’anno cambia perché non avremo una settimana e giorni precisi da dedicare al lavoro fisico e tattico, ma avremo meno tempo e quando hai tante competizioni devi sfruttare il momento, pure un momento dopo la partita, cercare di dare qualcosa a chi gioca meno, bisogna riuscire ad allenare tutti e la forza dell’anno scorso è stata questa e chi è entrato stava bene, merito a tutti i calciatori utilizzati di meno e che erano in perfetta forma, allenandosi al meglio nonostante lo spazio ridotto. Dovremo sfruttare qualsiasi tipo di spazio per allenare tutta la rosa, l’anno prossimo ci sarà più spazio per tutti perciò dovremo alzare la qualità e non avere differenza tra i giocatori”.

Infine, su Lucca come alternativa e gli aggiornamenti su Buongiorno e Gilmour, Conte ha chiuso con realismo: “Quando hai tante competizioni non puoi fare il titolare ed il non titolare, ci sarà spazio per tutti perciò c’è esigenza di implementare una rosa non strutturata ed ancora oggi non è strutturata per tutte le competizioni. Lo stiamo facendo in maniera mirata per il presente ma anche molto sul futuro, arrivano giocatori che a parte De Bruyne hanno dimostrato di essere di buona prospettiva ma non hanno ancora raggiunto il picco e io dovrò essere bravo a migliorarli e farli crescere per alzare ancora di più il livello. Il mio lavoro sarà fondamentale, molti hanno scelto questa situazione anche perché può migliorare la loro carriera e anche per Lucca, Lang, Marianucci che ha 21 anni, presto Beukema, parliamo di giocatori buoni ma che sanno che loro per primi vogliono crescere e questo porterò benefici nel tempo. Prendi ad esempio Amir, l’hai preso dal Verona, oggi è un calciatore importante, non era così quando l’abbiamo preso, lo stesso per Marianucci e gli altri, l’importante è prendere chi sposa la causa, il lavoro, la serietà, l’appartenenza. Buongiorno ha avuto un’operazione, ci auguriamo che nel giro di tre settimane possa tornare disponibile e Gilmour ha finito con noi poi ha fatto due gare con la nazionale ed ha accusato qualche problema agli adduttori e stiamo cercando di monitorare bene la situazione, è inutile forzare all’inizio e si va a curare. Sono tutti importanti quelli che stanno qui”.

In sintesi, Conte non lascia spazio a illusioni: il Napoli deve sudare, crescere e non cullarsi sugli allori, perché nel calcio, come nella vita, chi non ce la mette tutta finisce a rimpiangere il divano. Con questo mix di veterani e giovani affamati, la stagione si annuncia una battaglia vera.

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