Fuochi d’artificio, cori assordanti e discorsi pomposi: la serata di presentazione a Dimaro è stata un vero circo! #SquadraEpica #TifosiRibelli #CalcioPazzo
La presentazione ufficiale della squadra per la stagione 2025-2026 si è trasformata in un evento caotico e carico di emozioni, con tifosi che hanno urlato fino a perdere la voce e speaker che hanno blaterato come se fosse l’ultima chance. Tutto è iniziato con le istituzioni locali a scaldare l’atmosfera, come quel sindaco che non si è risparmiato in lodi esagerate, dimenticando forse che il calcio è fatto di sudore, non solo di parole altisonanti.
Mentre la folla impazziva, è toccato allo staff e alla squadra salire sul palco, con i portieri a fare da apripista in un rituale che pareva più una parata militare che una presentazione sportiva. I difensori hanno seguito, tra ovazioni e fischi, ricordandoci quanto i fan amino giocare a fare i critici da poltrona, specialmente quando si tratta di difendere la linea.
I centrocampisti hanno rubato la scena con un tripudio di urla, soprattutto per certi nomi che i tifosi hanno trattato come rockstar, mentre gli attaccanti hanno chiuso il gruppo con presentazioni che odoravano di spettacolo hollywoodiano. Non manca mai quel tocco di esagerazione italiana, con cori che facevano tremare le montagne.
Poi, i discorsi: il capitano è intervenuto con un saluto carico di sentimentalismi, dedicando parole a chi non c’era più. “Volevamo mandare un abbraccio alla famiglia di Danielino, che per il primo anno non è qui con noi. Ci ha trasmesso una forza incredibile quest’anno. Ha lottato come un leone negli ultimi mesi e giorni della sua vita e lo salutiamo”. Dal pubblico, come al solito, è partito l’inno tribale: “Uno di noi, Daniele uno di noi”.
L’allenatore ha preso la parola con un discorso che sa di motivazione da bar sport, ringraziando i fan per il loro supporto forsennato. “Bello rivedersi dopo un anno, è bello rivedersi dopo una bellissima stagione, è bello rivedersi con uno Scudetto sulla maglia. E’ stato qualcosa di bello e incredibile. Voglio ringraziarvi a nome mio e dei calciatori perché il supporto che ci avete dato è stato fondamentale. La passione, l’entusiasmo che ci avete dimostrato fin dal mese di agosto, che tanti dicevano ‘Chissà se ad agosto lo stadio sarà pieno’ ed era pieno… Questo ci ha dimostrato la passione da parte vostra, anche dopo una stagione difficile. Chi sta qua deve capire il senso d’appartenenza, capire che noi dobbiamo sempre rendervi orgogliosi, al di là del risultato finale perché poi alla fine vince uno. Ma noi dobbiamo uscire sempre dal campo con la maglia sudata”.
Un altro membro dello staff non si è tirato indietro, elogiando tutti con un entusiasmo che pareva quasi sospetto. “Sono molto felice e contento. Ho vinto parecchio, ho avuto la fortuna di vincere parecchio nella mia carriera, ma una vittoria sentita così profondamente come quest’anno non l’ho mai sentita. E il merito è vostro (dei tifosi, ndr). Ovviamente merito ad Antonio (Conte, ndr). Colgo l’occasione anche per ringraziare chi ha reso possibile questo sogno. Mi riferisco a tutti i ragazzi, che mi hanno dato davvero una grandissima gioia, allo staff tecnico, a tutti quelli che hanno contribuito a questa vittoria insperata del campionato. E ovviamente ad Antonio, il nostro condottiero. Finisco col ringraziare la società e tutti i tifosi presenti e quelli che non ci sono ma che sono qui col cuore”.
Il momento clou è arrivato con fuochi d’artificio e musica a tutto volume, tra “Freed from desire” e “We are the Champions”, mentre il capitano alzava la coppa come se fosse l’unico trofeo al mondo. “Sembrava di essere a Capodanno a Napoli. Sensazione bellissima alzare la Coppa, dopo un anno in cui abbiamo dato tutto quello che avevamo. Siamo contenti che il lavoro fatto. Volevo ringraziare i tifosi, da parte di tutta la squadra. Ogni anno un po’ di Napoli si trasferisce qui a Dimaro e quest’entusiasmo è bello perché ci fa sentire meno la fatica. Speriamo di fare un grande anno. In questo mese abbiamo festeggiato tanto, ora è tempo di lavorare per preparare al meglio il prossimo anno”.
La serata si è conclusa con la squadra che abbandonava il palco fra musica e applausi, lasciando i tifosi a digerire l’ennesima dose di hype calcistico, un mix di genuinità e teatralità che rende questi eventi irresistibili, anche quando sembrano un po’ troppo sopra le righe.