Scontro epico: Conte vs Allegri nel Royal Rumble degli allenatori italiani!
Lo scontro tra titani Conte-Allegri rappresenta in realtà un affascinante Royal Rumble tra gli allenatori delle top nine in Italia. Tra certezze inossidabili come Andonio, ritorni affascinanti come Max, novità magnetiche come il Gasp, enigmi intriganti come Chivu, ce n’è per tutti i gusti.
Conte viene definito “la certezza delle certezze. Uno degli allenatori più forti al mondo e punto. Forse il più forte in assoluto sulla lunga distanza del campionato. 6 stagioni complete in Serie A, 5 scudetti e un secondo posto a 2 punti. Quindi il Napoli sa che come minimo arriverà fino all’ultima giornata a giocarsi il titolo. Ma in verità con il mercato ha rifatto la squadra. E se Conte ha vinto da outsider, figuriamoci da favorito…”, mentre il minus può essere l’Europa: “Se proprio vogliamo, con 300 milioni spesi in 2 anni il Napoli proprio non si può permettere di fare scena anonima in Champions, e questo può portare via forze. Il Napoli avrà come obiettivo minimo gli Ottavi, il che lascia lo spazio per gestire il campionato nel girone di ritorno”.
“Allegri. Plus – Mentalità, e difesa. Allegri chiude i boccaporti, e soprattutto porta quell’atteggiamento che non fa svaccare la squadra. Del resto alla Juventus del secondo giro, se in Europa ha fatto piangere, in Serie A invece pur senza brillare però non è mai andato sotto un certo standard. Minus – Il dubbio è proprio in quel “senza brillare”. Lungi da me il cadere nella stucchevole polemica giochisti-risultatisti, ma è altrettanto vero che Allegri nell’essere più realista del re si fa prendere la mano nell’imbruttimento del gioco, e insomma la strategia di arte brutalista può avere senso quando hai uno dei migliori organici come alla Juventus, ma se il mercato del Milan rimarrà a metà strada allora il primo non prenderle è un rischio.”
“Chivu. Plus – La ragionevolezza, il contatto umano con i giocatori, il pragmatismo di non sentirsi schiavo del ribellarsi al passato. Chivu è un uomo intelligente che ha capito che non avere continuità con il lavoro di Inzaghi sarebbe un suicidio. Minus – L’incognita, l’inesperienza. Tutti hanno avuto bisogno di un rodaggio, pure I Guardiola e gli Ancelotti. E quando arriveranno i tempi duri, che all’Inter sono sempre particolarmente coloriti, Chivu sarà messo di fronte alla propria più grossa incertezza”.
Questo Royal Rumble tra allenatori promette di scuotere la Serie A con le sue dinamiche intense, dove certezze e incognite si scontrano in un gioco di plus e minus che potrebbe definire l’intera stagione.