Agente FIFA Anellucci critica il posizionamento di Raspadori e difende i giovani talenti. #Napoli #Calcio #MercatoGiovani
Nel programma radiofonico “1 Football Club” su 1 Station Radio, l’agente FIFA Claudio Anellucci ha condiviso le sue opinioni schiette sul Napoli e sul calcio moderno, toccando temi come i ruoli dei giocatori e le dinamiche del mercato.
Anellucci ha espresso dubbi sul cambio di modulo del Napoli a Dimaro, dove Raspadori è stato impiegato come centrocampista o trequartista nel 4-2-3-1. “Ho qualche dubbio, perché per me Raspadori resta un attaccante. Non lo considero un vero trequartista, perché gli mancano alcune caratteristiche fondamentali per quel ruolo. Detto ciò, se Antonio Conte lo sta provando lì, evidentemente qualcosa ci vede. E Conte, si sa, sbaglia raramente. Credo che per farlo giocare troverà un modulo adatto, una struttura diversa. Altrimenti rischi di metterlo in difficoltà. Già con il modulo a tre punte è stato costretto ad adattarsi là davanti. Non penso nemmeno che possa fare la mezzala: non ha, a mio avviso, le qualità per interpretare quel ruolo. Ma è il mio pensiero, non porto la verità assoluta.”
Passando ai giovani prospetti, Anellucci ha discusso delle qualità di Vergara, evidenziate dal Napoli attraverso un video sui social, e ha sottolineato l’importanza di investire sui talenti emergenti. “Quest’anno è l’anno dei giovani, diciamolo. A pallone giocano i giovani. Poi, ovviamente, ci sono giovani bravi e meno bravi, proprio come accade anche tra i più esperti. Mi sembra quasi di dire una banalità, ma è così. Ci sono club importanti che ti dimostrano che i giovani bravi, anche del 2006 o 2007, hanno già collezionato 100 presenze nella Liga spagnola, al Barcellona. Quindi il punto non è l’età, ma la qualità. Il trucco sta nel trovare il giovane giusto. Il problema è che molti giovani vengono bloccati da dinamiche che non mi piacciono, ma che purtroppo non possiamo cambiare. E poi ci lamentiamo se la Nazionale ha difficoltà. Abbiamo ottime Under, ma poi c’è un vuoto assurdo tra l’Under 21 e la Nazionale maggiore. C’è una specie di virus: sembrano fenomeni fino all’Under 21 e poi, appena arrivano in Nazionale maggiore, spariscono. Questo è un tema che mi tormenta da anni. Ma è un discorso lungo, che magari affronteremo per bene, un giorno, aprendo dei dossier seri…”
Sulle categorie inferiori come Serie B o Lega Pro, Anellucci ha affermato di preferire tenere Vergara piuttosto che cercarne altri, criticando il mercato per le sue assurdità. “Ma guarda, se posso scegliere, io tengo Vergara tutta la vita. Se ho in casa un giovane da far crescere, perché devo andare a cercare fuori? Preferisco puntare su chi ho già. Per me, il sesto centrocampista del Napoli deve essere Vergara. Questo anche in chiave economica, vista la possibilità di concentrare gli investimenti su altri ruoli, come l’esterno sinistro. Io cerco sempre di guardare il bicchiere mezzo pieno. Se stai ancora cercando il famoso esterno sinistro e vuoi fare un investimento, allora fallo su uno come Nusa. È un giocatore che può spaccare le partite, cambia gli equilibri. È un profilo importante. È chiaro che quando il Napoli si avvicina a un giocatore, il prezzo sale: da 30 a 40 milioni. Ma questo fa parte del gioco. Tocca a Manna essere bravo a trovare la soluzione.”
Nel confronto diretto tra Antonio Nusa e Ademola Lookman, Anellucci non ha esitato a scegliere il primo, con un tono critico verso chi non convince mentalmente. “Nusa tutta la vita, perché per me è più giocatore. La differenza in un calciatore non la fanno solo i piedi, ma anche la testa. E Lookman, mentalmente, non mi convince. A me non piace. Lo dissi anche su Osimhen in tempi non sospetti, e mi attirai molte critiche dai tifosi napoletani. Per me, Osimhen non era un top player. È un buon attaccante, ma nei grandi club servono giocatori che toccano il pallone una volta e fanno gol, che segnano anche se dormono. La stagione dello Scudetto è stata straordinaria, ma ora devi confermarti. E Lookman mi dà quella sensazione: di uno che rischia di perdersi. Magari è solo un’impressione mia, però voglio vedere se resterà lo stesso anche se dovesse cambiare club. Tanti dell’Atalanta si sono persi dopo essere andati via.”
Sulle trattative, Anellucci ha smentito conoscenze certe su Jashari al Milan, definendo il mercato attuale una follia. “Non lo so, non ho la sfera di cristallo, non ho questo dono. Però una cosa la dico: non puoi pagare 40 milioni più 5 di bonus un giocatore che ha fatto un buon campionato in Belgio, al Bruges. Siamo di fronte a follie. Oggi il mercato è diventato inutile, con giocatori inutili, buoni solo a riempire le casse dei club che li vendono. Prima degli ultimi mesi non lo avevo mai sentito nominare. Te lo dico senza problemi.”
Infine, ha bocciato l’idea di Vlahovic al Milan, sottolineando come le valutazioni gonfiate spesso rivelino limiti tecnici. “No. Valutazioni esagerate. Un buon campionato a Firenze non basta. Quando il livello si alza, tanti si perdono. Se costi quella cifra, se guadagni certi stipendi, devi anche saper stoppare un pallone, cosa che a Vlahovic non sempre riesce. Purtroppo oggi il calcio è anche questo.”