Il Napoli verso il centenario: ambizioni alte, ma qualche incognita
Come tifoso del Napoli, l’idea di celebrare il centenario con lo Scudetto cucito sulla maglia mi accende l’entusiasmo, ma non basta sognare: dobbiamo analizzare il mercato con lucidità. Umberto Chiariello, nel suo editoriale su Radio Crc, sottolinea: “Il Napoli si avvia al suo centenario con grandi ambizioni, giustificate perché ha lo Scudetto sulla maglia, ha già acquistato sei calciatori, un fuoriclasse seppur attempato come De Bruyne, s’è liberato del fardello Osimhen”.
Quell’accenno a De Bruyne mi fa sorridere – forse un refuso o un desiderio irrealizzato, perché in realtà parliamo di rinforzi concreti come i terzini spagnoli Juanlu e Gutierrez. Da tifoso critico, apprezzo questi acquisti per la profondità, ma mi chiedo se bastino contro le big come l’Inter.
Ora, l’ultimo rush dipende da Raspadori: Chiariello spiega che “i due acquisti sono i terzini spagnoli, Juanlu e Gutierrez, il terzo è il centrocampista mancante”. Se Anguissa parte per la Coppa d’Africa, Miretti potrebbe essere la chiave, ma se Raspadori va all’Atletico, un quarto esterno per sfidare Lang?
Personalmente, è un’opportunità, ma la dirigenza rischia di sottovalutare il calo di Raspadori; se incassiamo bene, potremmo colpire, altrimenti resteremmo scoperti. Ironia della sorte, Conte ha un vantaggio unico.
Chiariello evidenzia: “Il vantaggio di Conte è che è l’unico confermato tra i primi, un vantaggio competitivo su tutti gli altri”. Con la squadra al completo a Dimaro, mentre gli altri arrancano, è un boost reale.
Da fan lucido, ammiro come Conte sia accontentato in tutto – un lusso – ma attenzione: se l’Inter spende per Tchuameni o simili, il nostro vantaggio potrebbe svanire in fretta. Siamo passionati, ma non ciechi.
Sul fronte portiere, Chiariello nota: “Con un portiere protagonista di due Scudetti, oltre alla Coppa Italia con la parata decisiva su rigore, non è il favorito di Conte e rinnova solo per un biennale e arriva Milinkovic-Savic”. Meret deve vendere cara la pelle, ma sceglierlo per il gioco dal basso è una mossa astuta di Conte.
Per me, è un colpo di spillo alla tradizione: Meret è un eroe, ma se Milinkovic-Savic non convince subito, potremmo rimpiangere. Alla fine, come tifosi veri, viviamo di queste sfide – forza Napoli!