Il grido di Lookman e il Napoli che brancola nel buio
“Liberatemi”: questo è il disperato appello che domina la prima pagina del Corriere dello Sport, riecheggiando le parole di Ademola Lookman su Instagram. L’attaccante nigeriano, esasperato, ha tuonato: “Mesi di impegni non mantenuti, io sono leale. Sono stato trattato in modo scadente: voglio lasciare l’Atalanta”. È un classico esempio di caos bergamasco, dove promesse evaporate lasciano spazio a lamentele pubbliche – roba che fa ridere i tifosi del Napoli, pensando a quante volte l’Atalanta ci ha soffiato giocatori o punti. Ma attenzione, questa faida interna potrebbe indebolire una rivale diretta: buon per noi, se Gasperini perde pedine preziose.
Passando agli azzurri, il quotidiano titola in taglio basso: “Napoli, la luce è De Bruyne”, un’affermazione che suona più come un sogno a occhi aperti che una realtà. I campioni in carica hanno perso malamente 1-2 in amichevole contro il Brest, con un presunto “belga ex City” – forse un refuso per qualcos’altro, visto che De Bruyne non è certo tra noi – a brillare. Ma dai, tifosi: se questa è la “luce”, stiamo navigando in un tunnel buio, con una squadra che pare già stanca a luglio.
Il Milan, nel frattempo, si muove con “Il Milan tra Jashari e Athekame”, operazioni con Bruges e Young Boys che odorano di rafforzamento. Confrontatelo al nostro calciomercato sonnacchioso: mentre loro tessono trame europee, noi rischiamo di arrancare come ai tempi di Benitez, quando le amichevoli preannunciavano disastri veri. Sveglia, Napoli: non possiamo affidarci a miti inesistenti per illuminare la stagione.
È chiaro che queste scintille – da Lookman al nostro inciampo – offrono spunti per discussioni roventi tra voi appassionati: l’Atalanta si sta autodistruggendo o è solo un fuoco di paglia? E per il Napoli, questa sconfitta è un avvertimento o un’occasione per reagire con ironica spavalderia, come solo i veri partenopei sanno fare? Non restiamo neutrali: se non ci sbrighiamo, finirà che ridiamo degli altri, ma piangiamo per noi.