Il Dilemma di Dovbyk: Da Colpo a Scambio, la Roma Barcolla
Artem Dovbyk, l’attaccante ucraino che l’anno scorso era il fiore all’occhiello del mercato romanista, rischia ora di diventare un peso da smaltire, proprio mentre la Roma investe pesantemente in nuovi talenti. “In caso di riscatto si toccheranno i 40 milioni di euro” per Evan Ferguson, un colpo che fa invidia ma fa sorgere dubbi: è questa la strategia giallorossa, comprare e non valorizzare? I tifosi del Napoli, abituati a mosse più chirurgiche come quelle per Osimhen, potrebbero riderne amaramente.
I primi allenamenti hanno evidenziato una discordanza tra Dovbyk e le idee dell’allenatore – Gasperini? Aspetta, forse è un refuso per De Rossi – con l’ucraino che non convince pienamente. Eppure, la Roma non lo svende: “Proposte che… dovranno partire da 30 milioni di euro a cui aggiungere i consueti bonus per toccare magari i 35 milioni di euro”. Che ironia: dopo una stagione solida, lo trasformano in merce, mentre noi partenopei ci chiediamo se non sia un’occasione persa per rafforzare il campionato.
Interesse da Besiktas, West Ham, Leeds, Girona e Villarreal? Sembra un’asta, ma ricordiamo i tempi del Napoli con Milik: venduto al momento giusto, senza rimpianti. Qui, la Roma rischia minusvalenze o errori, confermando quel caos manageriale che ci fa scuotere la testa. Perché non imparare da noi, che vendiamo per investire, non per tappare buchi?
Alla fine, questo balletto di Dovbyk potrebbe essere un avvertimento: nel calciomercato, chi compra impulsivo vende in fretta. I tifosi veri del Napoli, sempre affamati di successi, vedano qui un motivo in più per fidarsi della nostra linea: meglio un Osimhen che resta, che un Dovbyk in partenza. Discutiamone, perché il pallone non aspetta.