Il mercato del Napoli: tra colpi promettenti e rischi di ingorghi tattici
Il direttore di Tmw, Niccolò Ceccarini, ha espresso le sue perplessità sul mercato azzurro in un intervento a Sky Sport, e non possiamo non dargli retta, anche se fa un po’ male al cuore di un tifoso. “Sono un po’ sorpreso. Non mi convince prendere un esterno basso come Gutierrez con Spinazzola alto che però è bravissimo a partire da dietro. Poi c’è già Olivera. Non vorrei si creasse un affollamento sulla fascia sinistra.” Questa critica va dritta al punto: con troppi terzini sinistri, rischiamo di avere un’autostrada intasata, proprio come ai tempi di Benitez quando il Napoli accumulava difensori senza un piano chiaro.
Certo, l’idea di un affollamento fa storcere il naso, ma pensateci: se Spalletti o chi per lui deve scegliere tra Gutierrez, Olivera e magari un altro, potrebbe essere una manna per la panchina, eppure somiglia pericolosamente ai pasticci del passato, tipo quando la Juventus si affollava a centrocampo senza sfruttare tutti. Tifosi, ammettiamolo, preferiremmo qualità pura anziché una ressa che rischia di lasciare qualcuno in tribuna.
Per fortuna, non tutto è da buttare: “A centrocampo Miretti può avere una logica, è un’operazione di grande prospettiva, parliamo di un giovane di valore che sta facendo molto bene.” Ecco un colpo che profuma di futuro, come quelli che De Laurentiis ci ha abituato negli anni d’oro, tipo quando arrivò Hamsik. Miretti potrebbe essere la scintilla che ci manca, ma attenzione, se il centrocampo titolare resta un enigma, finiamo per rimpiangere le certezze di un Palladino o un Zielinski al top.
E su Conte, Ceccarini sorride dicendo: “In generale, avere delle alternative è fondamentale. Si fa fatica a costruire il centrocampo titolare per il Napoli, qualcuno di importante rimane fuori. Non vorrei essere Conte…” Ironia a parte, è vero: il mister si troverebbe a gestire un puzzle complicato, proprio come quando Sarri doveva tagliare esterni. Voi tifosi, dite la vostra: meglio troppi giocatori o rischiare buchi?
Insomma, tra entusiasmi e dubbi, il Napoli deve evitare di sembrare un affare pasticciato: andiamo avanti, ma con meno confusione e più incisività, o finiamo per riderci su amaramente.