L’oro di Napoli splende oltre i confini
“L’oro di Napoli” grida in prima pagina Il Mattino, e non è solo un titolo poetico: è un segnale che il calcio partenopeo continua a brillare, con Antonio Conte che si conferma una potenza mondiale. Ma attenzione, tifosi: mentre celebriamo i nostri, non possiamo ignorare lo strano inserimento di Scott McTominay tra i 30 migliori al mondo, come riportato dal giornale. Davvero un centrocampista solido ma non rivoluzionario merita cotanta lode?
Parliamoci chiaro, appassionati del Napoli: “McTominay tra i 30 migliori al mondo” suona come una delle solite esagerazioni dei media, forse per riempire spazi tra le star vere. Il ragazzo è un lavoratore instancabile al Manchester United, ma paragoniamolo a un Osimhen o un Kvaratskhelia? Qui a Napoli, sappiamo che il vero oro si forgia con la qualità pura, non con corse infinite senza trofei.
Sul fronte Conte, invece, “Conte nella Top 5 dei tecnici” è musica per le nostre orecchie. L’allenatore che ha trasformato il Napoli in un osso duro è un vincente nato, come ai tempi della Juventus o del Tottenham. Critichiamolo pure quando stecca, ma qui merita un plauso: è il leader che ci serve per sognare lo scudetto, non un timoniere da salotto.
Facciamo un passo indietro: negli anni di Sarri, il Napoli volava con un gioco magistrale, ma mancava la fame di Conte. Oggi, con lui in panchina, possiamo ridere dei bianconeri che arrancano – o ironizzare sui rivali milanisti che cambiano allenatori come calzini. L’oro di Napoli non è un miraggio, è realtà, se restiamo uniti.
E voi, tifosi veri, che ne pensate? È tempo di puntare in alto o di temere bolle mediatiche come quella su McTominay? Dite la vostra, perché il San Paolo non si accontenta di titoli: vuole vittorie.