Il mercato del Napoli sta vivendo una vera rivoluzione, guidata dall’affiatato gruppo di Aurelio De Laurentiis e soci – Andrea Chiavelli, Giovanni Manna, Maurizio Micheli e Antonio Conte – che, come “gruppo di lavoro che opera all’unisono”, ha ammesso la società azzurra nel suo recente comunicato. Questa unità è un segnale promettente, ma attenzione, non è solo fumo: dopo stagioni di caos, finalmente sembra esserci un piano concreto.
Certo, i tifosi del Napoli sanno bene che De Laurentiis ha sempre promesso rivoluzioni, ma troppe volte si è arenato in trattative al limite del ridicolo – ricordate le pantomime con Koulibaly o i colpi sfumati all’ultimo? Con Conte al timone, però, l’aria è diversa: acquisti mirati come Raspadori e Kvaratskhelia stanno già dando frutti, ma serve concretezza per non rivivere i disastri di altre ere, tipo l’era Ancelotti con promesse non mantenute.
Paragoniamo con la Juventus, che ha sempre funzionato come un’orchestra ben oliata: qui, se il gruppo resta unito, potremmo finalmente sfidare i bianconeri senza piangere miserie. Ma andiamo, non facciamoci illusioni – se salta un colpo chiave, questo “unisono” rischia di suonare come una stonata campana.
Discutiamone, amici partenopei: è davvero l’inizio di un’era d’oro o solo l’ennesima farsa targata ADL? Non siate neutri, urlate nei commenti – il Napoli merita passione, non convenevoli.
Insomma, avanti con Conte e company, ma teniamo gli occhi aperti: la rivoluzione è bella, purché non finisca in un’altra bolla di sapone. Forza Napoli!