Nuove Regole nel Calcio: Trasparenza o Solo Un Altro Fischio?
Durante l’ultima puntata di In Ritiro Con Te – AG4IN su Radio CRC, il dirigente CAN AIA Dino Tommasi ha sviscerato le novità regolamentarie che stanno scuotendo il mondo del calcio. Per i tifosi del Napoli, abituati a vedere i loro eroi subire ingiustizie arbitrali, queste cambiamenti potrebbero essere una boccata d’aria fresca o solo fumo negli occhi.
Tommasi ha evidenziato una regola che farà drizzare le orecchie: “Ci sono due innovazioni importanti: quella del portiere che se trattiene il pallone tra le mani per 8 secondi viene ammonito con un calcio d’angolo, non con provvedimento disciplinare”. Finalmente, un modo per punire quei portieri lenti come lumache che rubano secondi preziosi – pensate a quante volte Meret o un avversario hanno fatto perdere il ritmo alle nostre folate azzurre.
Ma andiamo oltre: questa novità sul doppio tocco al rigore, con ripetizione del penalty, potrebbe salvare partite come quella contro la Juve, dove un fischio dubbio ci ha fatti bollire. “In caso di doppio tocco accidentale su calcio di rigore, ci sarà la ripetizione del penalty”, dice Tommasi – una mossa che, se applicata con criterio, riduce le solite lamentele, ma attenzione, perché in Serie A certi “incidenti” sembrano sempre capitare ai rivali, non a noi.
Sulla trasparenza, Tommasi è chiaro: “La trasparenza e la comunicazione nel 2025 andrebbero incentivate in ogni settore, in particolare nel nostro: più si fa chiarezza e meglio è”. Giusto, amico, perché dopo anni di arbitraggi oscuri che hanno penalizzato il Napoli – ricordate lo scandalo Calciopoli? – è ora di smascherare i furbetti. Eppure, con il VAR a chiamata in Serie C, ci chiediamo: e in A? Se non estendono, è solo aria fritta per tenere buoni i tifosi.
Insomma, con l’arbitro equiparato a pubblico ufficiale – “Dobbiamo ringraziare il presidente Zappi… Un traguardo fondamentale per tutelare tanti nostri ragazzi” – magari si riducono le aggressioni verbali, ma la vera sfida è la cultura del gioco. Per i partenopei, stanchi di sentire scuse, queste regole sono un passo avanti, o un palliativo per le solite ingiustizie? Discutiamone, azzurri: il calcio è passione, non un teatrino.