L’era Sarri e le sfide delle panchine: un’estate di dubbi e ambizioni in Serie A
L’ex dirigente FIGC Antonello Valentini ha analizzato le turbolenze del campionato, e una frase colpisce dritta al segno: “Sarri sta affrontando una situazione difficile ma ha tutti i numeri per mettere in sesto la squadra.” Questa ottimistica valutazione su Sarri, ora alla Lazio, suona come un atto di fede per un allenatore che ha già deluso aspettative alte, eppure non possiamo ignorare l’ironia: dopo gli alti e bassi a Napoli, vederlo faticare altrove è una piccola vendetta per noi tifosi partenopei, che lo ricordiamo più per i miracoli sfuggiti che per le glorie eterne.
Sul fronte Roma, Valentini getta benzina sul fuoco con “Sulla Roma sono molto curioso di osservare l’impatto che avrà Gasperini sulla piazza.” Aspetta, Gasperini? Forse un refuso, visto che è inchiodato all’Atalanta, ma se parliamo di big come Sarri o altri, è chiaro che le piazze calde come Roma esigono risultati immediati – un lusso che il Napoli, con la sua solidità attuale, non deve più inseguire disperatamente.
Parlando di cambi in panchina, Valentini sottolinea: “Io aspetto al varco Allegri, che torna caricato a mille dopo un anno. […] Il Napoli rimane favorito, poi un gradino sotto metto Milan, Inter e Juve.” Ecco, finalmente una classifica sensata: il Napoli come punto di riferimento, pronto a dominare con un mix di esperienza e colpi di mercato, mentre Juventus e Inter arrancano tra casini societari. È rassicurante vedere il nostro club al top, ma non illudiamoci – se Tudor o Allegri si scatenano, potremmo rivivere vecchi duelli epici, con il Napoli a fare la differenza, come ai tempi di Maradona.
Le polemiche sulla partita Italia-Israele? Valentini è tagliente: “Chiedere di non giocare la partita significa non conoscere le norme”, proponendo un gesto simbolico per i giocatori palestinesi scomparsi. Giusto, il calcio non può voltarsi dall’altra parte su diritti umani, ma in Italia siamo maestri nel fare chiasso senza agire: che la FIGC mostri vera spina dorsale, non solo parole. Per i tifosi del Napoli, abituati a lotte sul campo, è un richiamo a non mischiare sport e politica, ma se serve un po’ di provocazione, beh, almeno non siamo noi a doverci scusare per errori altrui.
In sintesi, con il Napoli in pole position, l’estate calcistica brulica di incertezze: Sarri che barcolla, Gasperini che regna altrove, e il resto che insegue. Forza azzurri, teniamoci pronti a schernire i rivali quando inciampano!