Raspadori saluta Napoli: un talento in fuga verso Madrid
Ecco che Giacomo Raspadori, dopo aver incantato sotto il Vesuvio, mette le ali verso l’Atlético de Madrid: un trasferimento che fa discutere tra i tifosi partenopei, abituati a veder partire i gioielli della squadra. Gli spagnoli lo presentano come “un calciatore versatile che può giocare in tutte le posizioni d’attacco e dietro gli attaccanti”, e c’è da ammettere che non hanno tutti i torti, visto il suo adattamento tattico. Ma per il Napoli, questo addio suona come un déjà-vu, un altro talento che scappa dopo aver contribuito ai successi.
Nel comunicato del club madrileno, si legge anche della sua carriera: “Ha iniziato la sua carriera alla Sassuolo Academy nel 2009… Ha giocato 82 partite con il Sassuolo, segnando 18 gol e fornendo nove assist”. Bene, è vero, ma ai napoletani brucia pensare che proprio qui, al Napoli, Raspadori ha vinto due Scudetti – nel 2022/23 e nel 2024/25 – segnando 18 gol in 109 presenze. Irónico, no? Come se Madrid rubasse il nostro orgoglio per rinforzare una squadra già competitiva.
Per i veri tifosi del Napoli, questa cessione è una sveglia: quante volte abbiamo visto talenti come lui partire verso club più ricchi, lasciando buchi in attacco? Confrontatelo con il passato, quando Higuain se andò al Juve: Raspadori poteva essere il nostro jolly, ma ora l’Atlético lo usa per scalare la Champions. Criticamente parlando, il Napoli deve smettere di essere un vivaio per gli altri.
E poi c’è la nazionale: “L’attaccante è un internazionale italiano… Ha giocato 40 partite, segnando nove gol e fornendo sei assist”, coronando l’EURO 2020. Un campione, sì, ma che senso ha vederlo brillare altrove? Voi appassionati sapete che senza questi sacrifici, il Napoli rischia di stagnare – magari è ora di investire invece di svendere.
Infine, un benvenuto tiepido da Madrid: “Benvenuto, Giacomo!”. Peccato che per noi napoletani, questo saluto suoni più come un arrivederci amaro, con l’ironia di un talento che fugge per nuovi lidi. Forza Napoli, rialziamoci!