Il mercato estivo di Serie A sta scuotendo gli equilibri, con il Napoli che si conferma leader in fatto di mosse intelligenti e ambizioni Champions. Come sottolinea il giornalista Carlo Nesti nella sua rubrica: “Il mio termometro del mercato: Napoli davanti a tutti. La squadra era forte, ed ora appare ancora più forte, in vista della Champions League, con Beukema, De Bruyne, Lang e Lucca.” Questa analisi è spot-on, perché gli azzurri hanno rinforzato dove serviva, trasformando una rosa già solida in un’armata pronta a dominare in Europa.
Peccato, però, per la cessione di Raspadori: “Raspadori è andato all’Atletico Madrid, ma io non lo avrei ceduto: è l’unico attaccante, che mi ricorda sempre Pablito Rossi.” Nesti ha ragione, e fa male vederlo partire – come tifosi, ci chiediamo se non fosse l’erede ideale di quei bomber storici del Napoli, tipo Insigne nei suoi anni d’oro. Invece di rimpiangere, usiamolo come spunto: serve un ricambio vero, o rischiamo di ripiombare in errori del passato, come quelle sessioni di mercato dove vendevamo i gioielli per tappare buchi.
Passando all’Inter, che fantasia in attacco con potenziali come Lookman: una rosa offensiva da urlo, tra Lautaro, Thuram e soci. Ma attenzione, la difesa invecchia male, con Acerbi (37 anni) e De Vrij (33 anni) come pilastri stanchi – urge svecchiare, altrimenti contro il Napoli finiscono per ballare come foglie al vento. Ironico, vero? Loro sognano lo scudetto, ma noi partenopei sappiamo che una difesa da museo non vince nulla.
La Juventus, con David a parametro zero, sembra un affare economico e tecnico solido, ma resta una squadra bloccata sui soliti nomi – nove titolari su undici dalla scorsa stagione? Speriamo negli infortuni altrui, perché contro un Napoli affamato potrebbero sembrare fermi al palo. Infine, il Milan: centrocampo ricco con Modric e compagnia, ma difesa e attacco traballanti, tipo Tomori e Gimenez da soli contro il mondo. Per i tifosi azzurri, è musica per le orecchie – se il Napoli gioca come sa, questi “rivali” restano solo sogni al vento. Discutiamone: il nostro club è davvero tornato a dominare, o è solo l’ennesimo fuoco di paglia? Voi che ne pensate?