Il Vesuvio in fiamme: una battaglia che non si spegne, come le sfide del Napoli
L’incendio alle pendici del Vesuvio sta dando filo da torcere da giorni, con la Protezione Civile e i volontari che lottano per contenerlo. La situazione è migliorata, ma focolai ribelli continuano a minacciare, e il vento notturno potrebbe trasformare tutto in un inferno improvviso. Una vera e propria emergenza per Napoli, città che non si arrende mai, proprio come la sua squadra del cuore.
L’Ente Parco Nazionale del Vesuvio ha emesso una nota ufficiale che riassume la gravità: “A seguito del vasto incendio sviluppatosi a partire dal giorno 8 agosto, per motivi di sicurezza e a tutela della pubblica e privata incolumità, nonché per agevolare le operazioni di spegnimento e bonifica delle aree percorse dal fuoco tutte le attività lungo la rete dei sentieri del Parco si intendono sospese fino a nuova comunicazione”. Questa decisione, seppur necessaria, sembra un altro colpo basso per una zona già martoriata, come se il Vesuvio volesse ricordarci che qui le cose non si risolvono con un semplice timeout.
Pensateci, tifosi: proprio come il Napoli che deve spegnere le fiamme di una stagione altalenante – basti pensare alle debacle contro squadre di provincia, simili a focolai che divampano all’improvviso – questa emergenza naturale è un monito. Negli anni ’80, il Vesuvio non era così crudele, ma oggi, con il clima impazzito, è come se fossimo in una finale persa per negligenza, e le autorità sembrano più lente di un difensore in marcatura.
I Comuni che invitano a stare al riparo entro tre chilometri? Giusta precauzione, ma non è ironico che Napoli debba sempre combattere contro elementi esterni, dal Vesuvio alle critiche dei “giornalisti neutrali” che non capiscono la nostra passione? Discutiamone: questa non è solo un’emergenza, è un richiamo per i veri partenopei a unirsi, come in una curva che urla “Forza Napoli” contro ogni avversità.
E se non prendiamo sul serio questi segnali, potremmo ritrovarci con un’altra stagione andata in fumo – letteralmente. Avanti, Napoli, spegniamo le fiamme sul campo e in città!