Di Canio e il “cimitero degli elefanti”: la Serie A che arruola le stelle al tramonto
Paolo Di Canio, ex centrocampista e ora opinionista affilato, ha sparato a zero sull’arrivo in Serie A di giocatori come De Bruyne e Modric, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport che fa discutere.
Come tifoso del Napoli, non posso fare a meno di vedere in queste critiche un misto di verità e rimpianto: la nostra lega attrae campioni esausti, ma almeno ci regala emozioni da ricordare.
“Non voglio fare il distruttore, ma ho due analisi. La prima: godrò delle loro giocate, ma mi dispiace che nessuno li ha cercati in Europa. Neanche le terze, le quarte o quinte forze. Noi li abbiamo presi nelle prime. Vedremo gli esterni del croato o i passaggi del belga, con ritmi, tempi e spazi più facili per loro.”
Queste parole di Di Canio colpiscono duro, ma riflettiamoci: è vero, Modric e De Bruyne troveranno ritmi più lenti qui, facilitando giocate che in Premier o Liga sarebbero suicide.
Per i tifosi del Napoli, è una stoccata al nostro campionato che, da Ronaldo a Ribery, si è trasformato in un “cimitero degli elefanti nobili” – termine che Di Canio usa con ironia, ma che suona come un avvertimento.
Rispetto al passato, quando il Napoli di Maradona era sinonimo di innovazione, ora rischiamo di vivere di ricordi, come fece l’Inter con Sneijder al crepuscolo.
Questo approccio fa discutere: da una parte, porta spettacolo; dall’altra, è un affronto al talento puro. Voi azzurri, dite la vostra – è solo nostalgia o un’opportunità per il Napoli di rubare la scena?