Vagnati e i suoi colpi da maestro: lezioni per il Napoli che sogna in grande
L’intervista a Davide Vagnati su La Gazzetta dello Sport è un viaggio nel mondo dei trasferimenti, dove un DS svela i suoi tesori. Per i tifosi del Napoli, abituati a mercati folli, è un’occasione per riflettere su come un colpo low-cost possa cambiare le sorti di una squadra. Vagnati, ex di Spal e Torino, non lesina elogi ai suoi affari, ma noi partenopei ci chiediamo: e il nostro Napoli? Ha bisogno di simili intuizioni per non perdersi nei meandri della Serie A.
“Il migliore è stato Lazzari, preso a zero, in svincolo, dal Porto Tolle in D, e poi venduto alla Lazio per 15 milioni.”
Ecco un esempio di genialità nel mercato, che sa di miracolo. Ma confrontiamolo con il passato azzurro: ricordate Higuain, pescato dal Real Madrid e trasformato in una macchina da gol? Lazzari è stato un affare da manuale, eppure al Napoli, troppe volte, i talenti restano solo sogni. I tifosi veri si infuriano, pensando a quanti milioni sprecati su flop che non valgono un caffè al Vomero.
Per il Torino, Vagnati cita “Schuurs, difensore fortissimo e ragazzo straordinario, di una sensibilità unica. È fermo per infortunio da quasi due anni e prego perché ritorni in campo: qualche miglioramento c’è.”
Un elogio commovente, quasi poetico, ma ironico no? Schurs è lì fermo da eoni, mentre il Napoli ha bisogno di difensori che corrano come pazzi, non di poesie. Paragoniamolo a Koulibaly: un muro che ci ha fatti sognare, venduto per miliardi. Se il nostro De Laurentiis non pesca gemme del genere, finiamo a leccarci le ferite in Europa League.
E poi arriva il pezzo forte: “Poi vorrei citare Milinkovic Savic, il portiere. Non è stato un mio colpo (lo prese Petrachi), ma l’ho sempre difeso dalle critiche. Aveva un potenziale enorme, al Napoli crescerà ancora”.
Finalmente un nome che ci scalda il cuore! Milinkovic-Savic è approdato a Fuorigrotta e, nonostante le critiche, potrebbe diventare il Meret del futuro – se non ci tradisce come certi portieri pasticciati. I tifosi del Napoli non siano neutri: se cresce, è gloria; se no, via con le urla da San Paolo. Vagnati ha ragione, ma noi pretendiamo risultati, non solo potenziale.
Insomma, cari appassionati, l’intervista di Vagnati è un specchio per il Napoli: colpi astuti o errori costosi? Discutiamone, perché nel calcio non si vive di rimpianti, ma di azioni da campione. Se il nostro club impara da questi esempi, la vetta è vicina.