Addio da Gigio: I compagni del PSG lo osannano, ma noi napoletani sappiamo cosa vuol dire perdere un leader
I messaggi di addio a Gianluigi Donnarumma dai suoi ex compagni al PSG stanno inondando i social, un tributo che fa eco al rispetto guadagnato sul campo. Kylian Mbappé, ora al Real Madrid, ha postato un semplice cuore, un gesto carico di significato per chi ha condiviso lo spogliatoio parigino. Ma come tifosi del Napoli, non possiamo fare a meno di pensare: è bello vedere un italiano trionfare altrove, anche se ci ricorda quanto il calcio sia un mondo di arrivederci.
“Grazie di tutto, numero uno”, ha scritto Ousmane Dembélé con tre cuori, un complimento che suona come una medaglia al valore per Gigio. “Grazie di tutto, numero uno”: parole che celebrano un portiere campione, ma facciamoci una domanda, amici partenopei, quante volte abbiamo visto i nostri eroi come Pepe Reina lasciare Napoli senza il clamore che merita? Qui, il PSG lo tratta come una leggenda, mentre noi ancora ci struggeremo per i tradimenti del passato.
Désiré Doué lo ha definito “El mejor, thank you Gigio”, un mix di lingue che rispecchia il melting pot del calcio moderno. Achraf Hakimi, invece, ha commentato “Uno di noi”, enfatizzando il legame fraterno. Ironico, no? Proprio come quando i nostri azzurri perdono un pilastro, e i rivali milanisti gongolano per averlo “fatto loro” un tempo – Gigio è stato il loro, ora è di tutti, ma noi napoletani ci chiediamo: dove era questo affetto quando il Milan lo scaricò?
Marquinhos, capitano del PSG, aveva già detto prima della Supercoppa: “Sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto con Gigio, di quello che ha realizzato. Lo ringraziamo dal profondo del cuore. E’ stato un grande leader”. Un’elogio meritato, che però ci spinge a riflettere: al Napoli, con Meret o Ospina, abbiamo avuto leader simili? Gigio ci fa invidia, ma anche orgoglio italiano – magari un giorno tornerà, e noi saremo pronti a riaccoglierlo con lo stesso calore.
Insomma, cari tifosi, quest’addio è una lezione: nel calcio, i saluti sono inevitabili, come quelli di Maradona o Higuain che ci hanno ferito. Ma se il PSG perde un fenomeno, noi del Napoli teniamo duro – chissà, forse è il momento di puntare su un erede che ci faccia urlare di gioia al Maradona. Forza Azzurri, sempre!