L’ex vincitore del Pallone d’Oro, Fabio Cannavaro, ha riferito al Corriere della Sera in occasione del suo cinquantesimo compleanno.
Fabio Cannavaro compie oggi 50 anni, un traguardo che stasera festeggia in un locale nel centro di Napoli. Di seguito vi riportiamo le sue parole rilasciate al Corriere della Sera: “Si tratta di un passo importante. L’età della calma, ecco. Oggi sono un uomo più anziano (ma anche no, sorride), ma mi sento bene e in forma e per questo ringrazio Dio. Facciamo un bilancio: ho praticato calcio a livelli elevati, ho iniziato nella squadra della mia città, ho vinto in città importanti. Sono l’ultimo italiano ad aver vinto un Pallone d’Oro. Ero fortunato? Forse sì. Ma sono stato anche abile nel prepararmi. Bisogna saper cogliere le opportunità quando si presentano. Non ho mai mollato. E non è ancora finita…”
Nei prossimi cinquant’anni?
“Non esageriamo! Voglio allenare. Ho fatto esperienza e carriera all’estero, sono stato in Iran, Arabia, Qatar, Cina. Ho vinto e adesso vorrei tornare sulla panchina. Sono testardo, lo sa?”
Un rimpianto e un desiderio
“Mi scuso con i miei genitori per il tempo che ho loro sottratto, oggi me ne rendo conto perché li vedo più anziani e in qualche modo più fragili. Il mio desiderio è, appunto, recuperare”
Sua moglie Daniela, sposata molto giovane: l’ha vista poco anche lei?
“Senza il suo sostegno sarebbe stato più difficile. Sono tornato dalla Cina dopo il Covid-19 perché la mancavo. Abbiamo tre figli e la famiglia rappresenta un motivo di orgoglio: mantenerla in piedi, soprattutto a distanza, non è facile. Richiede pazienza e tanta complicità”
Ha giocato in molte squadre, qual è quella che lo ha reso più felice?
“Il Napoli, iniziare là è stato un sogno e poi tutte le squadre in cui ho vinto. Non ci sono maglie o bandiere: ho dato il massimo ovunque”