lunedì, Giugno 9, 2025

Catenaccio e zero tiri in porta per lo 0-0. Ma Mazzarri è soddisfatto…

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Walter Mazzarri ha parlato dopo l’impatta a reti inviolate in casa della Lazio, esprimendo soddisfazione per la performance del Napoli: “Sono contento, ho visto una squadra con la S maiuscola, compatta ed equilibrata. Ed avere più possesso palla di Sarri è tanta roba. Si poteva fare qualche palla gol in più, ma ho visto tante cose buone”.

Chissà se queste dichiarazioni servono a infondere fiducia nella squadra, dato che effettivamente l’unico aspetto positivo è soltanto il singolo punto conquistato. La gestione Mazzarri ha visto la squadra non tirare mai verso la porta durante la partita – un evento che non si verificava dall’1 aprile 2012 contro la Juventus, sempre con lo stesso allenatore toscano in panchina.

Nonostante ciò, non c’è mai stata l’impressione che la squadra potesse creare un presupposto importante con Raspadori poco servito e Politano bloccato nella posizione di trequartista in un 3-5-1-1, che però si è trasformato quasi sempre in un 4-5-1. Dall’altra parte, va notato, c’è una Lazio non particolarmente aggressiva.

L’efficacia offensiva del Napoli sembra essere scomparsa. Forse è dovuto al formato della Supercoppa che non prevede tempi supplementari, o all’emergenza, ma il numero di partite chiuse senza gol (addirittura 8) e con pochissimi tiri verso la porta sotto la gestione Mazzarri sta diventando preoccupante. Non solo la media dei punti è dimezzata rispetto al predecessore, ma anche la media dei gol è in netto calo.

Nonostante l’emergenza a centrocampo, Mazzarri ha deciso di lasciare fuori Lindstrom e Ngonge, preferendo Politano come trequarti dietro Raspa. Tuttavia, la squadra non è riuscita a supportarli adeguatamente a causa del cambio di formazione. Per il Napoli, l’emergenza sembra essere finalmente finita.

Si prevede che Cajuste, Kvaratskhelia e Simeone tornino dalla squalifica, e anche Anguissa dovrebbe rientrare dopo la Coppa d’Africa. Inoltre, gli infortunati Meret, Natan e Olivera probabilmente rientreranno a far parte del gruppo. Questi sette elementi cambieranno l’identità della formazione e, influenzando la panchina, dovranno indurre Mazzarri a proporre un Napoli più offensivo, sia in termini di attaccanti che di atteggiamento e modulo tattico.

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