A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Amoruso, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Juventus. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Un crollo inaspettato del Napoli contro il Frosinone? “Una sconfitta brutta, di quelle che non ci aspettavamo. Mi spiace, fino a questo momento il Napoli di Mazzarri, anche quando non si riusciva a prendere punti, ha offerto prestazioni importanti. Una battuta d’arresto, anche se in una stagione intensa e complicata ci può stare sbagliare delle partite. Ora, bisognerà ripartire con un altro approccio. Sono certo, però, che questo sia un Napoli vivo e che possa fare ancora bene”.
Il Napoli, ancora una volta, è calato nella ripresa. Qual è il problema degli azzurri? “C’è qualcosa che non va atleticamente, bisognerà intervenire sulla preparazione. In una stagione fitta di impegni manca anche la possibilità di potervi lavorare. Spero, tuttavia, che la forza mentale possa sopperire anche alle difficoltà nella condizione atletica”.
Un Frosinone che non gioca da neopromossa. “Di Francesco ci aveva già fatto vedere idee interessanti in passato. Nonostante qualche momento sottotono, negli anni, ha sempre dimostrato di essere un tecnico interessante. È un Frosinone dalle idee molto chiare, che gioca un ottimo calcio”.
Crede che le scelte di formazione di Mazzarri abbiano inciso sulla sconfitta? “C’è bisogno anche di far giocare certi calciatori. Bisogna poter dare la possibilità a tutti i giocatori. Inoltre, sarebbe controproducente anche schierare soltanto i soliti undici. Va anche considerato che il Napoli ha perso qualcosa rispetto allo scorso anno. La squadra ha perso una pedina importante come Kim. Natan, pur essendo un buon giocatore, non può garantire, ad oggi, la stessa qualità del coreano”.
Dove deve operare il Napoli a gennaio? Elmas è vicinissimo all’addio… “Bisognerà sostituire il macedone anche se credo ci siano necessità di operare in difesa, dove andrà comprato un centrale di qualità. Punterei anche sull’esperienza. In questo momento della stagione è difficile puntare sui giovani”.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla gara contro la Roma? “Una reazione, anche se i giallorossi, così come il Napoli, non vivono un momento facile. Viste le qualità delle due rose, non vedremo una gara spettacolare, anche se certamente intensa. In queste situazioni, solitamente, prevale la paura. Tuttavia, mi aspetto una reazione da parte degli azzurri. Le qualità tecniche e, soprattutto, umane sono importanti. La Roma dovrà adattarsi all’assenza di Dybala, inciderà tanto visto che i giallorossi non possono vantare alternative di qualità”.
Quante possibilità ci sono per gli azzurri di passare il turno contro i blaugrana? Si può dire un 70%/30%? “Vedendo il Barcellona degli ultimi tempi direi anche un 60-40. Se il Napoli riuscisse a ritrovare la fiducia in difesa e la qualità dimostrata contro il Real Madrid, potrebbe giocarsela anche contro il Barcellona”.
Crede che l’Inter possa staccare le inseguitrici? “L’Inter è una corazzata. Una squadra che ormai gioca molto bene e che, nell’ultimo anno, è cresciuta molto, come il suo tecnico. I nerazzurri sono la squadra da battere e la Juventus deve essere brava ad attendere il momento di calo di una squadra in salute. Sarà una sfida fino all’ultima partita, anche se l’Inter ha qualcosa in più”.
Torna Mario Rui e Kvara torna al gol. Quanto è importante la sua presenza? “È importante un giocatore che possa dare una mano dal punto di vista offensivo. L’assenza di un giocatore che possa supportare l’azione, dettare il passaggio diviene difficile anche per un calciatore come Kvara. È un recupero importante, dunque, anche per la mentalità offensiva di Mario Rui. Non può sempre essere Kvara contro il resto del mondo…”.