A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Arturo Di Napoli, doppio ex di Napoli e Salernitana: “Non mi aspettavo il Napoli in questa condizione a questo punto, anche se ero convinto potessero esserci delle difficoltà. Credo che il rendimento opposto di alcuni giocatori rispetto a quello dell’anno scorso è la chiave per raccontarlo”.
“Se andiamo a vedere la partita di Torino, credo che il Napoli abbia avuto 2/3 occasioni incredibili per andare in vantaggio. Quando la squadra prende gol si disunisce, è preoccupante. I gol sbagliati davanti alla porta? È capitato anche a me quando stavo a Messina che per nove partite non sono riuscito a fare gol, ma altri portavano avanti. Nel calcio ci può stare questa cosa per gli attaccanti, ma che coinvolga un po’ tutti questa allergia al gol è difficile da spiegare nel calcio, ma può essere che Osimhen per esempio segni e da lì ne fa una caterva”.
“Credo che De Laurentiis quando ha scelto Mazzarri ha creduto nella necessità di cambiare e al momento credo avesse poco ed è andato sull’ ‘usato’ sicuro. Credo che il Napoli abbia la squadra per potersi riprendere. L’allenatore deve avere delle aspettative di rientrare nel percorso se fa bene, ma secondo me Mazzarri ha percepito di essere un traghettatore.
Traorè? Può portare spensieratezza, entusiasmo e voglia. Più il Napoli si piange addosso e più la nuvola porta pioggia”.
“È una situazione che tutta la città e credo anche la società e i calciatori non si aspettavano. Se il ritiro serve a qualcosa? Ci sono state sempre risposte alternanti. A volte ha fatto bene, a volte a me ha distrutto. Credo che il Napoli oggi qualcosa debba fare, la società qualcosa lo deve fare”.