A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale: “De Laurentiis viene dal mondo del cinema ed evidentemente gli piace gestire con riferimenti sempre al suo amato cinema. Di sicuro il ritorno di Mazzarri al Napoli mi fa venire in mente la favola di Rocky Balboa e la colonna sonora di questa partita potrebbe essere quella famosa del terzo Rocky: Eye of Tiger. Mazzarri gli occhi della tigre li ha sempre avuti quando ha allenato”.
“Tuttavia, è il primo Rocky cui mi riferisco. La storia di un pugile che ne ha prese tante di botte nel sottobosco del pugilato, un pugile che si barcamena, un italo mericano quasi finito, che ha come soprannome ‘Lo stallone italiano’ che viene scoperto dallo staff di una stella del pugilato. Rocky Balboa affronta il campione del mondo e viene battuto all’ultimo guanto”.
“Dov’è l’analogia? Silvester Stallone come Rocky Balboa faceva tanta simpatia al pubblico perché era il classico manifesto di sogno americano. Qualcuno è andato in conferenza stampa e ha ricordato a Mazzarri che era dato per bollito: è qui l’analogia. Mazzarri si trova catapultato sulla panchina del Santiago Bernabeu seduto di fianco al Re dei Re, Carlo Ancelotti, vate italiano conteso tra Real Madrid e Brasile. Mazzarri è un bambino che sogna ad occhi aperti, si vede la sua palpabile emozione”.
Chiariello: “Tra Madrid e Inter il Napoli si gioca la stagione”
“Da grande cineasta, De Laurentiis ha sovvertito perfino ai suoi fallimenti: la scelta di Garcia è stata avventurosa, se avesse scelto Mazzarri i suoni delle ambulanze sarebbero corse per la città, oggi è accolto giustamente con entusiasmo. Adesso ha la grande chance: tanta esperienza e un’umiltà nuova per lui che sa cosa vuol dire la fatica e guadagnare del denaro”.
“Oggi Mazzarri è un uomo diverso che sa di essere tornato su una grande giostra e in questi giorni ha detto di voler ridare quella bellezza che ha visto in TV utilizzando sempre parole precise e chiare. La partita che conta è quella dell’ultima giornata, salvo casi eccezionali. Cos’è che conta? I calciatori che vanno a Madrid non faranno una scampagnata, ma giocheranno al massimo perché è una grande vetrina”.
“È l’allenatore che deve dare priorità, perché tocca a lui la programmazione delle partite. Oggi per Mazzarri non è la partita decisiva e la deve gestire, per i calciatori è una partita enorme e non si risparmieranno, come non devono fare. Oggi non si gioca per il futuro, ma per fare la storia. La vista di un allenatore che non è miope va al di là del Santiago Bernabeu, ma a quelle maglie nerazzurre che sono da slabbrare. In questa settimana, il Napoli si gioca la stagione”.