martedì, Novembre 18, 2025

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Fassone: “Mi è piaciuto lo spirito del Napoli in Supercoppa. La squadra ora è più convinta”

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Marco Fassone, dirigente sportivo ed ex direttore generale del Napoli: “Il calcio che si sposta in Arabia Saudita? È un processo nato da più di vent’anni. Il calcio si è trasformato in società a fini di lucro e si sono modificato degli stereotipi. Prima i ricavi c’erano solo dal botteghino”.

“I grandi club cercano da anni soluzioni ai ricavi stagnanti, quindi così cercano spazi in mercati che possano dare di più come fa l’NBA per esempio. Il mea culpa di De Laurentiis? Credo l’abbia fatto per una somma di fattori. Sa che incarna il Napoli, le decisioni sono abbastanza centralizzate attorno a lui. Il condottiero sapeva che in quel momento dopo aver cambiato l’allenatore, le prime partite difficilissime non sono andate bene, ha fatto questo gesto per togliere responsabilità agli altri e dare serenità. È stato un gesto da uomo intelligente che conosce il calcio”.

“La corsa al quarto posto? Non escluderei il Napoli dalla lotta per la Champions League che è composta da squadre tutte con problemi. Spero che Mazzarri trovi la quadra, non sono così convinto che gli acquisti di gennaio diano subito contributo perché il mercato di gennaio è particolare, ma la squadra credo sia competitiva e quantomeno per il quarto posto se la giocherà fino in fondo”.

“Il cambio modulo? Io credo che al mister questa soluzione risulti più congeniale. Assomiglia molto alla squadra che avevamo noi dal 2010 al 2012. La predisposizione a giocare con quel modulo sembra molto simile. Anche se Mazzarri ha detto che non esclude il 4-3-3”.

“A me è piaciuto molto lo spirito del Napoli delle partite di Supercoppa. Ha giocato da Napoli con grande convinzione pur facendo fronte alle difficoltà di organico e rosa. Mi è piaciuto lo spirito di questo Napoli, lo vedo bene, più in salute e più convinto dei propri mezzi che beneficerà del rientro dei suoi giocatori più importanti dall’Africa. Un po’ di luce in fondo la vedo e credo che buona parte del merito sia dell’allenatore”.