A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Massimiliano Gallo, direttore Il Napolista: “Secondo me, quella con la Roma non è la partita decisiva. Soprattutto, secondo me il Napoli deve superare questo scoglio di immaginare di scendere in campo e tornare quello dell’anno scorso”.
“Meglio farsi i conti con questa realtà, così vivremo meglio presente e futuro. La partita di Coppa Italia è stata una sconfitta eclatante, una figuraccia senza dubbi, ma analizzando cambia poco rispetto alla partita di domenica. Strascichi psicologici? Questa sconfitta magari ci aiuta a fare i conti con la realtà. C’è stato bisogno di una sconfitta rovinosa per far emergere piccole verità”.
“Elmas? Va in una buona squadra, con Mazzarri non giocherà mai. Il punto è che il Napoli, in questo momento, naviga a vista sotto molti aspetti. Mercato di gennaio? Se intervieni sul mercato di gennaio perché sai di prendere giocatori come Kim e Kvara, fallo, ma il mercato di quest’estate non è ben augurante. Si va sul mercato per fare cosa? Oggi ho letto del giocatore del Tottenham, un signor giocatore, forte, roccioso. Il problema non è tanto nel parco giocatori”.
“Micheli e Meluso? Il Napoli sconta una leggerezza a livello dirigenziale che si riverbera negli acquisti. Chi ha tenuto in piedi il Napoli è De Laurentiis, lui deve tornare ad essere sé stesso e se non accade sono dolori. Declino De Laurentiis? C’è un problema anagrafico. Abbiamo assistito al declino di Silvio Berlusconi, non vedo perché non dobbiamo assistere a quello di De Laurentiis”.
“Le cose cambiano nella vita. Sentenza della Corte di Giustizia Europea? Qualcosa di epocale. È un profondo attacco alla UEFA, Ceferin ne esce a pezzi. Da un punto di vista della giurisprudenza europea, il monopolio c’è. Chi si interessa di vicende europee, sostiene che non c’era mai stata una sentenza così netta. Favorevole alla SuperLega? Con merito sportivo, sì. Sconfitti da questa situazione? La Premier teme molto questa sentenza, ci sono anche i sauditi ormai, quindi vediamo. Credo che i campionati nazionali non subiranno tante variazioni”.