A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dario Marcolin, oggi cronista DAZN ed ex calciatore, tra le altre, di squadre come Napoli e Cagliari. Di seguito, un estratto dell’intervista che è virata su temi caldi del calcio.
Che gara si aspetta tra Napoli e Cagliari? “Anzitutto la testa del Napoli è ritornata a posto con una grande vittoria. Un successo che garantisce l’accesso agli ottavi. È una vittoria che vuol dire tanto per i giocatori, così come il non aver subìto reti. Il Cagliari, con la vittoria all’ultimo minuto contro il Sassuolo, diventa una squadra che può giocare fuori casa in modo più libero. Una squadra che può provare a mettere in difficoltà gli azzurri. Bisognerà prestare attenzione all’euforia dei sardi. Inoltre, giocare dopo tre giorni non è facile. Quando si è tornati ad una condizione mentale ottimale, però, tutto può riuscire. In queste situazioni, c’è qualcosa che scatta nella testa dei calciatori”.
Tuttavia, Kvaratskhelia non riesce a trovare la via del gol… “Kvara sta attraversando un periodo particolare, non tanto nelle prestazioni quanto nella fase realizzativa. Ci sono dei momenti, nella carriera dei giocatori, in cui ti riesce tutto ed altri, invece, in cui nemmeno le cose più semplici riescono a concretizzarsi. Per me, Kvara resta un calciatore straordinario. Penso alla giocata con la quale ha liberato Natan in occasione del raddoppio. Anche quando fa meno, riesce a fare tanto”.
Natan man of the match della sfida al Braga: è d’accordo? “La sua prima mezz’ora credo sia stata straordinaria, anche se andrebbe analizzato il valore dell’avversario. Oggi, credo che Natan sia catalogato, nella testa di Mazzarri, come il terzino che sostituisce Rui e Olivera. È un calciatore che può garantire spinta oltre che copertura”.
Come crede che preparerà, Claudio Ranieri, la gara contro il Napoli? “Ranieri è uno solido, pratico e che cerca sempre di trovare il punto debole degli avversari. Il Napoli attaccherà con tanti uomini e la squadra di Ranieri può colpire negli spazi. Anche le palle inattive possono essere un fattore. È una squadra che, nell’ultimo mese e mezzo, è stata meno bella ma più pratica, come il carattere del suo allenatore”.
Dove è migliorato il Napoli di Mazzarri rispetto al Napoli di Garcia? “Anzitutto nelle distanze, il Napoli di Garcia era diventato molto lungo e largo. Anche nella cattiveria, come avvenuto nella partita di Torino e Madrid, dove i partenopei hanno offerto ottime prestazioni. C’è da migliorare nella fase difensiva, anche se andrebbe considerato che Walter non ha mai avuto molto tempo per lavorare didatticamente sul reparto. Parliamo di un allenatore molto maniacale da questo punto di vista. Anche la battuta di ieri, in cui ha detto che il Napoli non aveva subìto un gol di testa nell’area piccola, lascia intendere la sua attenzione per il reparto difensivo ed i particolari della gara”.
Che prospettive di crescita ha Luvumbo? È un giocatore che può mettere in difficoltà il Napoli? “E’ un giocatore imprevedibile, a volte ti aspetti il dribbling e scarica di prima, altre, in mezzo a quattro, tenta il dribbling. È un giocatore che non consente una preparazione in marcatura. Inoltre, è dotato di una grande velocità. Per questo, il Napoli dovrà essere bravo a coprirsi le spalle. Servirà una difesa abbastanza razionale”.
La forza di non mollare mai del Cagliari può essere la chiave per la salvezza? “Si dice che le squadre prendono il carattere del proprio allenatore, credo sia il caso del Cagliari. Con Ranieri sembrano essere tutti sul pezzo. Il Cagliari, all’inizio, smorbava soffrire il fatto di non riuscire a fare risultati. Oggi, invece, è una squadra che si adatta ad ogni avversario e circostanza”.
Non crede che il Napoli abbia concesso troppe occasioni all’avversario? “E’ la storia del Napoli di quest’anno. Anche a Bergamo è accaduto. Ciononostante, va considerato anche che è cambiato anche il possesso palla della squadra, che non domina più con la palla tra i piedi. Nei tratti di gara che gli azzurri non dominano, sono gli avversari a gestire”.
Pasquale Mazzocchi sembra essere in orbita Napoli per il mercato di gennaio. Crede che l’esterno granata possa essere il calciatore giusto per il Napoli? “Dovrebbe essere il vice di Di Lorenzo, ma ha anche giocato a sinistra dove, forse, ha fatto le cose migliori. Ad oggi, però, se vedo il Napoli penso alla necessità di un difensore centrale. Quello della fascia sinistra è un problema temporaneo. Potrebbe essere una soluzione per la corsia destra o, anche se non credo, una pedina utile per cambiare modulo”.