A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Pier Paolo Marino, dirigente: “Il Napoli è una squadra forte, da primo o secondo posto per la rosa che ha. C’è qualche dinamica che non sta funzionando bene perché il rendimento è troppo sproporzionato rispetto al valore del Napoli. Quando il virus negativo delle sconfitte si insinua in uno spogliatoio esalta la negatività di ogni elemento”.
“Ritengo che da solo De Laurentiis e da solo l’allenatore non possano fare nulla, il ruolo del direttore sportivo è diventato primario perché collega i rapporti tra società e spogliatoio e tra allenatore e spogliatoio. Il Lecce ad esempio da quando è tornato Corvino è esploso, ha obiettivi diversi perché è arrivata una figura carismatica, ma di esempi se ne possono fare tanti”.
“Ho trasferito velocemente esperienze a De Laurentiis, ma la figura del direttore sportivo o dell’area tecnica non può essere surrogata da presidente o allenatore perché ha caratteristiche diverse. Samardzic è giovanissimo, ma è un ragazzo di grande personalità e di grande qualità tecnica”.
Marino: “Napoli, la figura del ds va massimizzata”
“Non può essere l’acquisto che raddrizza la situazione Napoli, ma se la società lo compra fa un affare in prospettiva. Non è uno di quelli che sana le ferite del Napoli, ha bisogno dello spogliatoio azzurro per crescere. Il Napoli ha qualità, merita di lottare per lo scudetto non di essere al nono posto e non ci sono giocatori oggi sul mercato che possano cambiare la situazione”.
“Se dovrà essere rifondata questa squadra non si dovrà fare a gennaio, ma a giugno. Il mercato può dare un valore aggiunto al Napoli, ma non credo che il problema del Napoli sia quello di rafforzarsi, ha bisogno di ritrovarsi come motivazioni, obiettivi e bisogna motivare singolarmente ogni giocatore per far sì che lo spogliatoio sia di nuovo vivibile e positivo. Il direttore sportivo è una figura che in altri club viene massimizzata”.