Luigi Pavarese, dirigente sportivo, è intervenuto a Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma: “Nel corso della mia carriera, ho avuto il privilegio di avere grandi maestri sia come direttori che come presidenti. Nessuno di loro, però, si è mai permesso di suggerire la formazione da schierare”.
“Un episodio simile mi è capitato nel calcio dilettantistico, quando un presidente mi inviò un biglietto con richieste specifiche sulle sostituzioni da effettuare. Date le mie caratteristiche, potete immaginare cosa accadde. Posso solo dire che presentai le dimissioni alla fine della partita”.
“Credo che nel calcio professionistico, come nel caso del Napoli, si sia sottovalutato il valore dei collaboratori tecnici. Quando Spalletti chiese di andarsene, il Napoli avrebbe dovuto trattenere i suoi collaboratori, seguendo il modello adottato con Giuntoli. Non liberare due dei collaboratori di Spalletti è stata una scelta che ha influito sulla squadra”.
“Il Napoli potrebbe non avere fuoriclasse, ma la stessa situazione si presentava anche l’anno scorso. La differenza stava nella capacità di ragionare come squadra. Calzona, fino a questo momento, non ha avuto l’opportunità di lavorare seriamente con la squadra. Il suo impatto potrebbe essere soprattutto a livello mentale”.
“Sarà interessante vedere quali novità introdurrà dal punto di vista tattico e se avrà il coraggio di farlo. Spero che la squadra abbia compreso gli errori commessi, specialmente nelle ultime partite, e che il match contro il Sassuolo mostri un approccio diverso. Sinatti non ha una bacchetta magica; sono i calciatori che devono assumersi le responsabilità, non solo per la soddisfazione della gente, ma anche per il loro stesso bene.”