A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Rossitto, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Fiorentina. Il doppio ex ha parlato proprio della semifinale di Supercoppa, vinta 3-0 dagli azzurri ieri a Riyadh.
Che gara è stata tra Fiorentina e Napoli? “Me la sono gustata. Una partita bella che ha garantito anche delle belle sorprese. Credo che il titolo della partita sia ‘il Napoli di Mazzarri’. Il tecnico aveva dichiarato di voler dare continuità al Napoli di Spalletti, ma le cose non riescono sempre. Quel modo di giocare, ormai, è passato, e Mazzarri ha saputo prendere la sua strada. Gli azzurri hanno sorpreso la Fiorentina. Inoltre, questo nuovo assetto ha dato certezze nuove alla squadra”.
Mazzarri è stato bravo nel trasmettere i dettami del nuovo assetto di gioco? “E’ un marchio di fabbrica di Mazzarri, se penso a lui penso alla difesa a tre. È vero, inoltre, che i giocatori hanno conoscenze che facilitano il lavoro dei tecnici. Tuttavia, va considerata anche la capacità di trasmettere le proprie conoscenze. Per questo, anche la confidenza dell’allenatore con il nuovo modulo ha fatto la differenza. Mazzarri deve poter applicare ciò che conosce meglio, essere sé stesso. Il nuovo assetto è stata una bella sorpresa, un abito funzionale che ha sorpreso gli avversari”.
Questo assetto tattico può favorire Osimhen? “Può giocare in qualsiasi maniera. Da prima punta del 4-3-3 o del 3-4-3. In questo modulo può esserci maggiore collegamento tra gli attaccanti, che giocano più vicini. Per una punta come il nigeriano, però, cambia poco. Per un giocatore così forte, che diventa immarcabile quando sta bene, il modulo ha un’importanza limitata”.