sabato, Novembre 2, 2024
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Soviero: “Mie parole su De Laurentiis stravolte. Napoli in ritiro? Può essere d’aiuto”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Salvatore Soviero. L’ex portiere della Salernitana è tornato sulle sue dichiarazioni fatte sul Napoli e sulla gestione di Aurelio De Laurentiis che avevano fatto discutere nelle scorse settimane.

“Qualcuno ha strumentalizzato le mie parole per ricavarne titolo accattivanti, stravolgendo quanto da me dichiarato – ha precisato Soviero -. Dire che una persona, ovvero De Laurentiis, sia un grande imprenditore ma che ignorava alcune dinamiche come la gestione di uno scudetto, dunque calcisticamente parlando, non credo sia una cattiveria o una mancanza di rispetto, bensì una critica costruttiva”.

“Ho voluto sottolineare alcune di quelle che ritenevo fossero delle lacune gestionali, soprattutto relative alla vittoria dello scudetto ed i mesi successivi. È chiaro mi riferissi soltanto alle dinamiche calcistiche, non avrei certo voluto lasciare intendere altro. Sono partito col dire che De Laurentiis è un grande imprenditore”.

“Per me, infatti, sarebbe stato più grave se avessi detto che De Laurentiis è un incompetente. Mi sono sempre assunto le responsabilità di quel che ho fatto e detto, ma non posso fare lo stesso per i titoli strumentali di alcuni giornali. Se il presidente si è sentito offeso mi scuso, ma non è stata colpa mia”.

Soviero: “Ritiro può servire al Napoli. Salernitana può salvarsi”

“Il ritiro può servire per il Napoli? E’ una soluzione che serve a fare gruppo, per stare insieme e trovare coraggio. In un momento difficile come questo, in cui è fondamentale non perdere terreno rispetto alle rivali ed in cui sembra che tutti gli episodi girano contro, un ritiro può essere importante”.

“La Salernitana ha chance di salvarsi? I granata hanno le possibilità e le qualità per salvarsi, anche se qualcosa andrà aggiustato. A Salerno è stato cambiato molto, con l’addio di un direttore sportivo che, a mio avviso, era il vero anello debole del club. Oggi è molto semplice diventare direttori sportivi, ma passare dalla primavera della Roma all’essere dirigente della Salernitana credo sia una mossa più che altro politica”.

“Questo Napoli deve temere la Salernitana? Il Napoli non vive una condizione brillante dal punto di vista psicologico, mentre i granata dovranno farci i conti. Tuttavia, sono due realtà diverse che devono vivere la propria rivalità all’insegna di un sano campanilismo. Vincerà la migliore, a decidere sarà il campo”.

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