A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, passato anche nelle fila del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Lo striscione della tifoseria azzurra dimostra che le colpe sono anche dei calciatori, oltre che del tecnico? “Da che mondo è mondo, quando una squadra va male a pagare è sempre l’allenatore. Sembra una frase fatta ma si può cambiare un allenatore, non 25 giocatori. Garcia ha sbagliato perché ha mal interpretato l’ambiente e la situazione dopo la vittoria di uno scudetto storico. Ciò detto, quando viene presa una decisione come questa i giocatori vengono investiti di una doppia responsabilità. Non ci saranno più alibi, anche se le responsabilità di calciatori erano da riconoscere anche prima. Dunque, il messaggio dei tifosi ritengo sia giusto. La piazza si aspetta una risposta dagli azzurri”.
Cosa può dare Mazzarri in così pochi giorni e senza i titolarissimi impegnati con le rispettive nazionali? “Quindici giorni sono pochi per garantire qualsiasi tipo di impronta. L’arrivo di Mazzarri può garantire, invece, la scossa tipica di un cambio in panchina. È vero che il Napoli è chiamato ad un ciclo di partite terribili, ma la ritrova determinazione e responsabilizzazione può aiutare gli azzurri”.
È stato più De Laurentiis a dare una chance a Mazzarri o l’allenatore ad aiutare il patron azzurro? “È stata una scelta di beneficio per entrambi, sia per il tipo di contratto proposto a Mazzarri – privo di progettualità – sia perché questa è un’opportunità per il tecnico di riaffacciarsi al calcio che conta, alla guida della squadra campione d’Italia”.