Enrico Varriale, giornalista, è intervenuto a Radio Napoli Centrale: “Il Napoli ha affrontato numerose difficoltà, con una serie di elementi che non hanno funzionato secondo le aspettative. Al di là delle diverse circostanze e incidenti di percorso, è evidente che la squadra ha perso la sua dimensione e stabilità”.
“Sebbene alcuni episodi sfortunati abbiano contribuito al calo delle prestazioni, la vera causa del declino sembra derivare da scelte errate e da una mancanza di coesione. La vittoria dello scudetto della scorsa stagione, secondo me, non è stata casuale, ma la gestione post-trionfo ha portato a un equivoco disastroso che si riflette ogni settimana sul terreno di gioco”.
“La mancanza di un approccio collettivo e il predominio dell’egoismo individuale sono segnali di un cambiamento rispetto alla squadra sensazionale della scorsa stagione, in cui il senso di appartenenza al collettivo era evidente.
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“La mancanza di una figura guida come un dirigente sportivo di spicco, nel calibro di un Marotta, per plasmare la società secondo una visione chiara, è un altro elemento critico. La permanenza di De Laurentiis al vertice potrebbe ostacolare tale processo di rifondazione, e sembra che figure come Meluso non abbiano un’influenza significativa nelle decisioni del presidente”.
“La rifondazione del Napoli richiede una chiara definizione di compiti e ruoli, e la possibilità di attirare un dirigente sportivo di alto livello e un allenatore che impedisca al presidente di scendere negli spogliatoi potrebbe rappresentare un punto di partenza positivo. Inoltre, la gestione dei contratti dei calciatori è un aspetto che ha influito sulle attuali difficoltà della squadra, un compito che dovrebbe rientrare nelle responsabilità di un adeguato direttore sportivo.”