A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani. L’allenatore di calcio ed ex giocatore di ruolo centrocampista, per un periodo anche vice di Edi Reja ai tempi del Napoli, ha parlato proprio del momento degli azzurri.
La gara di ieri è stata un tuffo nel passato per il Napoli? “Per i tifosi si, tornare alla difesa a tre ha dato qualche remora. È stata un prestazione importante e cambiare il modulo, in una stagione complicata come quella attuale, può garantire al Napoli nuova determinazione, indurre la squadra a mettere qualcosa in più”.
Quanto è stato bravo Mazzarri a spiegare i dettami tattici del 3-4-3 ad una squadra che, da anni, giocana con il 4-3-3? “Mazzarri ha l’esperienza più che sufficiente per poterlo fare. Inoltre, anche se i calciatori sono abituati a giocare in un altro modo, la loro caratura gli consente di adattarsi ai diversi assetti. I giocatori di alto livello hanno le conoscenze che agevolano il lavoro degli allenatori”.
Simeone è riuscito a trasformare in gol l’unica palla giocabile della partita. L’argentino conferma il pensiero di quanti ritengono debba trovare più spazio? “Non è un giocatore che scopriamo oggi. Il problema è che davanti a sé ha il miglior nove al mondo. L’argentino riesce a disimpegnarsi ottimamente ogni volta che viene chiamato in causa, che siano cinque minuti o tutta la gara”.
Quale avversario sarebbe più facile da affrontare in finale: Inter o Lazio? “Entrambe, per doversi motivi. L’Inter è sicuramente una squadra che sta attraversando un momento di grande fiducia e sicurezza nei propri mezzi. Inzaghi gode di una rosa ampia e di qualità. Sarri, invece, è un allenatore che rende sempre la vita difficile al Napoli da quando è andato via. Il Napoli, però, è una squadra di spessore che non deve temere nessuno. Sarà fondamentale ritrovare continuità”.