Una partita a due facce. Un primo tempo molto chiuso, con pochi contenuti e soprattutto povero di emozioni.
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Una partita a due facce. Un primo tempo molto chiuso, con pochi contenuti e soprattutto povero di emozioni. Poi un secondo tempo molto più divertente, con il rigore di Okereke a sbloccare la partita e l’autogol di Chiriches a riequilibrarla. Poi il Bologna ai punti meriterebbe di vincerla, ma ha buttato via un tempo. Questo perché la partita rimane in una fase di studio praticamente per tutti i primi 45 minuti, con Skorupski che deve fare una sola parata, mentre il suo collega Carnesecchi qualcuna di più. Ma non c’è nulla di trascendentale, anzi, a vincere è la noia. Solo Ferguson ha un’occasione molto interessante da dentro l’area, ma Chiriches in scivolata salva tutto, stoppando con il corpo il tiro dello scozzese.
Invece nella ripresa c’è tempo di divertirsi.
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Qui inizia un’altra partita, perché le distanze si allungano e c’è più spazio per la Cremonese che cerca di pungere in contropiede, mentre Lykogiannis impegna Carnesecchi. Invece Orsolini, sempre su punizione, va vicino al sette, ma la sua mira è leggermente troppo alta, mentre quella di Ferguson è solamente imprecisa. Il rischio più grosso arriva quando Orsolini, da due passi, impegna Carnesecchi. Sul rimpallo Chiriches si trova sulla traiettoria: sarebbe il secondo autogol di fila, ma stavolta Ferrari è provvidenziale sulla riga per evitare la sconfitta.

